Firenze giugno 2006- Nel corso del primo trimestre 2006 il numero di imprese registrate presso le Camere di Commercio della Toscana è diminuito di 1.405 unità (10.368 nuove iscrizioni meno 11.773 cessazioni), per un tasso di crescita del -0,34%, portando a quota 412.608 lo stock di imprese registrate alla fine del trimestre.
"E' opportuno ricordare - spiega Pierfrancesco Pacini Presidente di Unioncamere Toscana - che il saldo del primo trimestre è tradizionalmente negativo (nel 2004, -269 imprese; nel 2005, -930) per effetto dello slittamento all'inizio di gennaio dell'annotazione nei registri camerali delle cessazioni avvenute alla fine di dicembre.
Un'analisi corretta richiede, pertanto, di inquadrare il fenomeno all'interno dell'andamento degli ultimi quattro trimestri (1 aprile 2005 - 31 marzo 2006) nel corso dei quali il saldo imprenditoriale è risultato positivo, con 3.475 unità aggiuntive, corrispondenti ad un tasso di crescita del +0,8%. Tale risultato è però uno dei peggiori degli ultimi anni, effetto anche delle cancellazioni d'ufficio dal Registro Imprese effettuate dalle Camere di Commercio nel periodo. Ora, al di là delle cancellazioni d'ufficio e del fenomeno fisiologico legato al primo trimestre, è interessante chiedersi se la diminuzione di imprese è legata alla situazione di difficoltà che il nostro sistema economico sta attraversando, ed è così anche se intravediamo i primi segnali di ripresa, oppure se siamo di fronte ad un fenomeno, da tutti auspicato, di riorganizzazione del nostro sistema, con imprese più strutturate, dove la tipologia di società di capitali sta assumendo sempre più importanza.
Il dato di crescita di queste ultime (+4,5%) sembrerebbe confermare questa ipotesi".
Tuttavia, anche se il tasso di crescita annualizzato segna un +0,8%, si evidenzia un'accelerazione delle cessazioni ed un incremento che è al di sotto di quelli registrati negli ultimi sei anni ed inferiore alle altre regioni, salvo il Veneto.
Nel corso degli ultimi quattro trimestri, la crescita più significativa è stata registrata tra le province della fascia costiera (+1,3%), mentre quelle dell'area interna si sono fermate a un +0,5%.
Si notano performances positive in tutte le province, con valori superiori al tasso regionale per quelle di Pisa (+2,0%), Pistoia (+1,6%), Massa Carrara e Lucca (+1,5%), Arezzo (+1,3%) e Grosseto (+1,1%) ed inferiori nelle province di Prato (+0,5%), di Siena (+0,2%) e di Firenze e Livorno (+0,1%) che mostrano una dinamica imprenditoriale stagnante.
Si conferma una certa tendenza ad orientarsi verso tipologie imprenditoriali maggiormente strutturate. Le imprese costituite in forma societaria (società di capitali e società di persone) segnano, infatti, negli ultimi quattro trimestri un saldo di 3.274 unità, per un tasso di crescita del +1,8%.
Tale crescita è però da imputarsi quasi esclusivamente alle società di capitali (più 3.418, per un +4,5%), dal momento che per le società di persone si è osservato un rallentamento (-0,1%, per un saldo di -144 unità).
Tra le altre forme giuridiche, cresciute di 201 unità (+0,1%), le imprese individuali mostrano una lieve crescita (+531 imprese, per un +0,2%), mentre risulta negativo l'andamento delle cooperative registrate (-436 unità, per un -6,2%). Le rimanenti altre forme giuridiche mostrano invece un incremento (+106 unità, +3,5%).
A livello settoriale, prosegue il periodo positivo attraversato dall'edilizia (+2.944 unità, per un +5,0%) e quello difficile del comparto manifatturiero che perde 349 unità (-0,5%).
Le riduzioni si concentrano nel sistema moda (-393 unità, per un -1,6%), in particolare nel tessile-maglieria e nel cuoio-calzature ma non nel confezioni-abbigliamento.
In negativo anche i settori orafo, legno e mobili, minerali non metalliferi, carta ed editoria, mentre sono aumentate le imprese della trasformazione alimentare e della chimica-gomma-plastica.
Negli ultimi quattro trimestri, continua la crescita del comparto della meccanica allargata (+108 imprese, per un +0,7%), grazie ai settori mezzi di trasporto, elettronica e meccanica di precisione, metalli e prodotti in metallo, mentre la meccanica strumentale fa registrare una riduzione pari a 131 imprese per un -3,7%.
Nel complesso, è in positivo anche il dato annualizzato del comparto dei servizi (+2.489 unità, +1,2%) ma all'interno si notano differenze sostanziali.
La crescita della consistenza imprenditoriale è da imputare al settore dei servizi alle imprese (+2.114, +4,7%), alberghi e ristoranti (+691, +3,0%) e poi a seguire istruzione, sanità ed altri servizi sociali, altri servizi pubblici, sociali e personali. Registrano invece una contrazione i settori trasporti e telecomunicazioni, commercio e riparazioni, credito ed assicurazioni.
Continua infine il processo di riduzione del numero di imprese agricole toscane iscritte al Registro delle Imprese con meno 481 unità, per un tasso annuale di variazione del -1,0%.