Il territorio senese è virtuoso per se stesso e per gli altri. I consumi delle risorse naturali sono proporzionali alla capacità della natura di rigenerarsi: ciò significa che la popolazione senese consuma quanto l’ambiente è in grado di produrre.
Ma c’è di più: l’impronta ecologica di un turista che sceglie le terre di Siena per una vacanza è simile a quella di un residente e di sicuro inferiore rispetto a quanto il turista stesso consuma a casa sua.
Queste le conclusioni del progetto SPIn-Eco, un’iniziativa di monitoraggio ambientale realizzata sul territorio della provincia di Siena che ha valutato la sostenibilità dei processi di produzione e dei consumi nel territorio attraverso una serie di indicatori ambientali, applicando, tra gli altri, il metodo dell’Impronta Ecologica sviluppato dallo scienziato americano Mathis Wackernagel che per la sua efficacia e sintesi è stato recentemente inserito nel set degli indicatori Comuni Europei.
I risultati del Progetto SPIn-Eco, che è stato diretto dal prof. Enzo Tiezzi, ordinario di Chimica Fisica all’Università di Siena e realizzato dal gruppo di ricerca del dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Biosistemi dell’Università degli Studi di Siena in collaborazione con ricercatori internazionali, saranno presentati nel corso del Footprint Forum 2006, un convegno internazionale che si svolgerà fra Siena e Colle Val d’Elsa dal 14 al 17 giugno.
Un riconoscimento importante per Siena che ribadisce l’indissolubile legame che esiste da secoli fra uomo e territorio, così come descritto nel celeberrimo affresco di Ambrogio Lorenzetti con gli Effetti del Buono e Cattivo Governo già nel XIV secolo.
Dall’analisi dell’Impronta Ecologica, che è in grado di stimare l’impatto che una popolazione esercita attraverso i propri consumi su un territorio, è emerso che la popolazione senese utilizza le risorse nella misura in cui la natura riesce a rigenerarle e che il “modus vivendi” della comunità senese è contagioso, tanto che i turisti hanno un impatto più sostenibile in questo territorio che nel loro paese.
Il convegno, organizzato dal Global Footprint Network e dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Biosistemi dell’Università di Siena, sarà occasione di incontro e di discussione per studiosi ed esperti di livello mondiale.
Le prime due giornate del forum saranno riservate ai soli partner del Global Footprint Network che si incontreranno per dibattere e approfondire le strategie e le finalità, anche future, dell’Impronta Ecologica.
L’atteso intervento del direttore del Global Footprint Network, Mathis Wackernagel, si terrà invece nella conferenza pubblica sull’Impronta Ecologica in programma al Santa Maria della Scala di Siena venerdì 16 giugno.
Interverranno ospiti ed esperti di livello internazionale, tra cui Simon Upton presidente della Commissione dell’OECD sullo Sviluppo Sostenibile e il direttore esecutivo dell’European Environment Agency, Ronan Uhel, dell’Agenzia Europea dell’ambiente, oltre al prof. Tiezzi dell’Università di Siena.
L’ultimo giorno del Forum sarà dedicato ad un corso intensivo sull’utilizzo dell’impronta ecologica.