La rassegna, che è giunta al decimo anno di vita, propone un’immersione nel verde e in tutto quanto fa agricoltura, ambiente, fauna, allevamento e tempo libero. Nei padiglioni allestiti nella stupenda cornice del Parco è possibile vedere gli animali delle nostre campagne: i cavalli di tutti i tipi, le mucche più belle, i suini della cinta, i cani di ogni razza. E poi degustare le migliori produzioni agroalimentari, assistere ad esibizioni di quanto di più affascinante o curioso si può fare all’aperto, dal far volare un aquilone, al tirare con l’arco, al liberare un rapace.
E ancora visitare mostre a tema, partecipare a incontri e dibattiti su temi di attualità.
L’ingresso è libero, con orario dalle 10 alle 20. Per i visitatori sono disponibili grandi parcheggi agli ingressi del parco, pure gratuiti, e i mezzi pubblici della linea 25A, potenziata per l’occasione dall’Ataf, e di Sita e Cap. All’interno del parco è poi in funzione un servizio navetta fra l’ingresso di “Battidenti” e gli edifici della Locanda e della Paggeria.
Nelle tre giornata di “Ruralia a pranzo e nel pomeriggio sono in funzione un ristorante e stand enogastronomici con trippa, lampredotto, porchetta e altri piatti tipici.
Con “Ruralia” la Provincia di Firenze vuole far conoscere ed apprezzare la qualità delle produzioni agricole degli allevamenti del suo territorio, dell’associazionismo ambientale e di quello venatorio.
“Deve essere valorizzato – spiega l’assessore provinciale all’ambiente e all’agricoltura Luigi Nigi – il ruolo innovativo dell’agricoltura, sempre più interattivo con il tessuto economico e sociale, la sostenibilità ambientale, il paesaggio, le tradizioni e la cultura”.
In dettaglio tutti i giorni a Ruralia saranno aperti i padiglioni zootecnici, con mostre delle principali razze bovine, equine ed ovine, di suini di cinta senese, di asini amiatini, di muli.
L’asl di Firenze allestirà stand sull’influenza aviaria, sul mondo dei funghi e sulla medicina del lavoro.
Nella Limonaia, nella Fagianeria e nella Villetta saranno allestite mostre di funghi, di trofei venatori, di minerali e antichi strumenti dei minatori.
Nel pratone davanti alla statua dell’Appennino sarà possibile vedere le principali novità proposte dalle istituzioni pubbliche, compreso il primo trattore in Italia alimentato ad olio vegetale.
Nella Paggeria altre mostre sulla biodiversità e il rapporto fra agricoltura e ambiente, insieme a proiezioni di video e filmati.
Fra le novità e le curiosità di questa edizione le esibizioni di alcuni tradizionali mestieri artigiani; la dimostrazione delle capacità riabilitative ed educative dell’onoterapia, la pratica equestre che utilizza a scopo terapeutico gli asini (con anche uno spettacolo equestre con tanto di parata di calessi, tregge e some); un minicorso di arrampicamento sugli alberi (“tree climbing”); una gara di cottura della lepre in dolceforte fra mogli di cacciatori.
Nei tre giorni della rassegna sarà inoltre possibile assistere ad esibizioni di tiro con l’arco, di volantini di colombacci da campo, e di uso della canna da pesca; a lanci di aquiloni; a dimostrazioni di mungitura; a mostre canine, a spettacoli musicali e di giocolieri e saltimbanchi.
La giornata conclusiva della rassegna sarà infine dedicata alla memoria di Massimo Scheggi, recentemente scomparso, che da presidente della Federcaccia è stato interlocutore prezioso per tutto il mondo di “Ruralia” e uomo di grande valore e capacità associative.