"La partecipazione diretta dei cittadini alle scelte istituzionali è una componente primaria dell'evoluzione democratica di una società avanzata- ha dichiarato l'assessore Cristina Bevilacqua - Il pieno ed efficace coinvolgimento è una domanda crescente dei cittadini, richiede che siano offerte specifiche occasioni e concorre ad affermare un modello di convivenza coeso, solidale e inclusivo. L'interazione permanente tra le istituzioni, i soggetti territoriali e le singole persone è il modo migliore per sviluppare un dialogo costruttivo e una governance efficace.
In una realtà complessa come quella contemporanea le scelte sono tanto più qualificate quanto più sono il frutto di un ampio coinvolgimento, sono un investimento che viene ripagato perché permette un miglior raggiungimento degli obiettivi. La partecipazione diretta è un tema piuttosto recente, che deve essere ancora approfondito e confrontato, per questo è utile costituire una Rete permanente tra gli enti locali e il mondo della ricerca per scambiare esperienze, conoscenze e valutazioni, per creare sinergie e per costruire orientamenti comuni, migliorando così i risultati ottenuti." Per rispondere a questi scopi il Comune di Firenze ha istituito uno specifico Assessorato.
Nell'ultimo anno e mezzo sono state avviate una serie di iniziative e altre sono tutt'ora in corso. Il primo percorso partecipato è stato quello sul programma di mandato del sindaco. Parallelamente si sono attivati una serie di laboratori di quartiere sui temi della progettazione partecipata sulla riqualificazione di tre piazze: il Sodo, Istria e Varlungo e si è affrontato il tema più complesso del centro storico, con il laboratorio di Sant'Ambrogio e piazza Ghiberti. Altri momenti significativi sono l'istituzione degli organismi di partecipazione nell'ambito della Società della Salute il Forum per il Piano Strutturale e il percorso di partecipazione preparatorio alla Conferenza metropolitana della cultura.
"Che cosa abbiamo imparato dalle esperienze attuate? La necessità della certezza degli esiti e delle modalità con cui vengono attuate le diverse iniziative, l'importanza dell'informazione, in grado far emergere i vantaggi ma anche gli elementi di criticità delle diverse possibili scelte - ha aggiunto Cristina Bevilacqua - Gli strumenti adottati devono inoltre aiutare tutti ad offrire il proprio contributo, evitando di dare spazio solo ai soggetti più allenati al confronto pubblico. La partecipazione democratica è tanto più efficace quanto più è luogo di costruzione di opinioni e non solo di confronto di posizioni strutturate." "Infine è importante fare chiarezza nel rapporto tra gli istituti della democrazia partecipativa e quelli della democrazia rappresentativa - ha concluso l'assessore Bevilacqua - Non si tratta di sostituire o ridurre il ruolo degli istituti della democrazia rappresentativa, previsti dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato: si tratta invece di affiancarli secondo una combinazione equilibrata e virtuosa, prevedendo forme di coinvolgimento diretto dei cittadini nei processi decisionali.
Il tema della partecipazione diretta va inoltre combinato con altre forme di coinvolgimento, come le consulte e gli strumenti di concertazione per definire un quadro armonico e ordinato dei diversi ruoli nei processi decisionali".