L’appello del Vicesindaco e Assessore alla Mobilità Giuseppe Matulli a lasciare le auto a casa e a usare mezzi pubblici e biciclette per evitare i prevedibili ingorghi dovuti ai lavori della tranvia, che sconvolgeranno le strade cittadine, difficilmente verrà accolto.
La condizione dei ciclisti fiorentini è drammatica quali utenti più deboli e vulnerabili della strada dove dilaga lo strapotere dei mezzi a motore.
Eppure tanti cittadini sarebbero pronti a usare questo mezzo – che è anche il più veloce per muoversi dalle periferie al centro.
La voglia di bici è testimoniata anche dalla grande partecipazione alle nostre manifestazioni, come i 500 che la scorsa domenica hanno attraversato l'Isolotto per BAMBINIinBICICLETTA.
Tutti chiedono però più sicurezza.
Basterebbe un piano di emergenza per predisporre alcuni percorsi ciclabili lungo direttrici periferia – centro, quasi delle “bicivie” parallele ai percorsi delle busvie, tracciati con semplici strisce sull’asfalto, lasciando da parte le piste ciclabili “di lusso” - con siepi e alberelli - dal costo di oltre € 200.000 a km, previste dal piano faraonico per le piste ciclabili presentato l’anno scorso.
il Presidente dell'Associazione Città Ciclabile
Massimo Boscherini