E' quasi pronta per essere riaperta la vecchia pista ciclabile della Fortezza, quella di viale strozzi lato Fortezza, interrotta da anni per i lavori del parcheggio interrato di piazzale Caduti dei Lager.
Se i tempi per la realizzazione della nuova pista ciclabile sull'altro lato di viale Strozzi (lato Mugnone), sono quanto meno lunghi, la vecchia pista potrebbe essere riaperta a giorni. Sembrerebbe un discreto finale per la questione "Fortezza", ma ci si scontriamo ancora una volta con le solite piccole disattenzioni progettuali che creano grandi disagi ai cittadini che si muovono a piedi o in bicicletta.
I principali lavori al percorso ciclabile sono stati il completo rifacimento nel tratto sopra il parcheggio, e l'allargamento del marciapiede del sottopasso di viale Belfiore (la luce di sinistra andando verso porta al Prato).
Peccato solo che... all'ingresso del sottopasso ferroviario, in direzione Viale Belfiore, non sia stato predisposto alcuno scivolo per i ciclisti e per i portatori di handicap!
Inoltre, appare del tutto incomprensibile il motivo per cui il nuovo percorso sopra il parcheggio sia largo solo tre metri, invece dei quattro che sarebbero stati necessari per tenere separate la corsia per i ciclisti da quella dei pedoni (vedi nota). E' assurdo che il solo tratto promiscuo pedoni/ciclisti dell'intero itinerario cicliabile C2 (viali di circonvallazione) sia proprio quello fatto ex-novo, dove ci sarebbe stato tutto lo spazio necessario per realizzare la separazione dei flussi, in modo da garantire la sicurezza a tutte le categorie degli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti e portatori di handicap).
Visto che, a questo punto, il percorso potrebbe essere rimesso in funzione in poco tempo, l'associazione Firenzeinbici onlus chiede all'amministrazione comunale di eliminare il gradino del marciapiede del sottopasso, ripristinare l'attraversamento ciclabile e riaprire immediatamente quello che è il principale percorso ciclabile della città, da troppi anni interrotto senza fornire un'alternativa, sia pure in forma provvisoria.
Inoltre, l'associazione chiede maggiore attenzione nella progettazione, da parte di tutti i soggetti coinvolti nei lavori grandi e piccoli che stanno interessando Firenze, in modo che non si ripetano simili vicende.