La relazione finale sull’indagine conoscitiva in merito alle attività illecite contro l’ambiente, con particolare attenzione alle violazioni della normativa nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti speciali, industriali pericolosi e non nella nostra Regione, sarà il primo punto all’ordine del giorno della seduta del Consiglio regionale di domani, martedì 14 marzo a partire dalle ore 15.00. Il lavoro portato avanti dalla Commissione Territorio e Ambiente si conclude dopo quattro mesi di approfondite ricerche nel corso delle quali sono stati acquisiti dati importanti.
Tra le illegalità riscontrate, traffici illeciti dalla Toscana verso siti di smaltimento abusivi di altre Regioni italiane come Puglia e Campania; frodi e camuffamenti di rifiuti speciali con l’aggiramento delle normative ambientali; rinvenimenti di discariche abusive; insufficienti controlli; mancanza di certificazioni finali di smaltimento di quote importanti di rifiuti speciali. Nel corso di questi quattro mesi di ricerca, sono state convocate anche numerose audizioni che hanno impegnato tutti i membri della Commissione.
Tra i partecipanti alle sedute, i rappresentanti dei Comandi regionali del Corpo Forestale dello Stato, della Guardia di Finanza e del Comando Carabinieri per la tutela del territorio (Nucleo Operativo Ecologico), gli Assessori regionali all’Ambiente e al Territorio, il Direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT), il Presidente dell’Agenzia regionale recupero risorse (ARRR), i rappresentanti delle associazioni ambientaliste Legambiente, Amici della Terra, Turismo Verde, WWF, i rappresentanti della Direzione marittima di Livorno, della Capitaneria di porto di Marina di Carrara, della Capitaneria di porto di Portoferraio, della Capitaneria di porto di Viareggio, i rappresentanti di Confindustria, CNA, CISPEL, ANCE Toscana e il portavoce del coordinamento degli ATO rifiuti.
Da alcune prime anticipazioni, si evince che l’indagine pone forte l’accento sul tema del rafforzamento dei controlli nazionali e regionali sulla produzione e lo smaltimento finale dei 7,5 milioni di tonnellate l’anno di rifiuti speciali industriali pericolosi e non. Richiama inoltre il mondo della produzione e le istituzioni a recuperare i ritardi nell’impiantistica e nel corretto smaltimento e propone diverse soluzioni.“Nelle ultime 43 indagini – ha dichiarato Erasmo D’Angelis, Presidente della Commissione, che domani illustrerà in aula la relazione - nazionali del NOE dei Carabinieri, con centinaia di arresti e sequestri, in materia di smaltimento illegale di rifiuti speciali, la Toscana compare ben 25 volte, è il segno di una regione diventata, suo malgrado, area di transito, mascheramento e smaltimento illegale di rifiuti.
Continuano le indagini e gli arresti, è venuto il momento di dire basta. La Toscana non può permettersi di finire in prima pagina per traffici illegali delle ecomafie, per vere e proprie truffe nello smaltimento o per l’inquinamento di un territorio importante e suggestivo come il nostro. Occorrono più controlli e più risorse finanziarie e umane per risanare tutto il sistema dello smaltimento delle 7,5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali prodotti ogni anno nella nostra regione e per garantire l’assoluta legalità e la sicurezza ambientale e sanitaria.
Domani il Consiglio Regionale dedicherà la seduta al tema dello smaltimento dei rifiuti e al rischio ecomafie, a questo devono seguire atti concreti di governo per rafforzare le politiche di settore”.