People: ottima struttura per il riuso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2006 17:08
People: ottima struttura per il riuso

Chi si ricorda del progetto People? Si tratta di uno dei più importanti progetti finanziati con il primo bando eGov per gli enti locali del Ministero per l'Innovazione e Tecnologie. People nasce nel 2002 con soggetto capofila Firenze, e con ben 54 Comuni aggregati fra cui anche il Comune di Roma. E' interessante passati alcuni anni cercare di constatare come procede l'applicazione, l'attuazione concreta di uno fra i progetti eGov più vasti e importanti realizzati a livello locale in questi anni.

People è un progetto di e-government che si basa sull'aggregazione fra Comuni, o meglio sulla condivisione delle best practice nel settore dell'erogazione digitale dei servizi, proprio per fare in modo che i casi di eccellenza non restino tali, ma diventino patrimonio condiviso e diffuso. Prevede l'implementazione di un'architettura standardizzata di front office per l'offerta di 200 servizi online per cittadini e imprese la cui scelta, e questo è un elemento fondamentale, si basa sulle esperienze dei 54 comuni partecipanti (che rappresentano 12 regioni), che hanno potuto basarsi sulle richieste ed esigenze dei cittadini (insieme raccolgono un bacino di 7,5 milioni di cittadini e 600.000 dipendenti pubblici) rispondendo in pieno alle esigenze di bilateralità, o amministrazione dal basso, dei più moderni doveri dell'amministrare intelligente.

Visto che il perno è lo scambio e il riuso delle soluzioni tecnologiche in questi anni ciascun Comune coinvolto si è specializzato in determinati asset di servizi, partendo da una struttura tecnologica unitaria e condivisa e servendosi di partner tecnologici diversi, con un occhio di preferenza verso l'open source. In pratica ogni Comune costruisce un pezzettino dell'enorme puzzle che costituisce l'universo dei servizi online che ogni Comune deve erogare: in fondo sono gl stessi per tutti, e il compito diventa decisamente più semplice se si è in grado di costruire una piattaforma completa fatta di differenti piccoli o grandi contributi. Molti progetti sono già operativi: per esempio quello del Comune di Roma realizzato in partenariato con Ibm che ha visto la messa online di un insieme di servizi anagrafici: cambio di abitazione, visure, autocertificazioni, richiesta di rettifica dei dati anagrafici, accettazione di cambio di abitazione altrui presso il proprio domicilio, e i servizi People sono stati integrati con il nuovo ambiente del portale Internet del Comune, che comprende una cinquantina di aree. Ovviamente esiste un database con tutte le soluzioni e gli altri Comuni se ne possono servire, per cui chiunque lo desideri potrà utilizzare il software 'romano' nel suo Comune, e così per tutti i servizi messi in piedi dai vari Comuni. Il fine è chiaramente quello di continuare a espandersi, in primis coinvolgendo altri, meglio ancora tutti, i Comuni italiani, rendendo disponibile un sistema tecnologico di servizi completo e aperto, in grado di inter-scambiare dati e procedure fra tutti, con la possibilità di crescere ancora.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza