Un territorio particolare quello della Provincia di Grosseto, profondamente segnato dalla sua storia mineraria, che ne ha contraddistinto l'evoluzione e formato la cultura. Il Parco tecnologico e archeologico delle Colline metallifere grossetane ha la funzione sia di preservare la memoria e le radici lungo un arco di sviluppo tutto da comprendere e riscoprire, sia di far conoscere le opportunità ambientali e archeologiche di un'area che può dirsi ormai votata al turismo culturale. C'è un Consorzio fra comuni dell'area (Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo M.mo, Roccastrada, Scarlino) che ha avviato un progetto di rilancio e promozione del Parco, di cui fanno parte iniziative di marketing come l'adozione di un nuovo logo, la creazione del Parcobolli, o l'apertura delle "Porte del Parco" nei sette comuni.
All'interno del progetto di comunicazione istituzionale è stato anche realizzato un portale internet e un volume illustrativo. Inoltre il Parco Tecnologico e Archeologico ha erogato una serie di contributi, per un totale di 26.600 euro, a supporto delle varie iniziative culturali che hanno allietato l'estate delle Colline Metallifere, e creato un interessante movimento culturale: si può ricordare l'istituzione e organizzazione del Premio nazionale letterario S.Barbara presso il Comune di Gavorrano, oppure una mostra fotografica e documentale sulla storia mineraria, dove saranno esposti anche minerali e attrezzi per la lavorazione in miniera, autentici reperti storici, organizzata dalla Pro loco di Montieri, e molto altro ancora.
Le Porte del Parco sono luoghi fisici che sono stati aperti come punti di riferimento simbolici e pratici del turismo minerario, per esempio la "Porta del Parco" del comune scarlinese, aperta presso l'ex Casello idraulico del Puntone, in una elegante palazzina ristrutturata dove trovera' sede il centro accoglienza e informazioni, che diventera' il punto di riferimento per tutti i turisti che gravitano nel comprensorio, si tratta di Porta di estrema importanza anche perché situata nella zona di Portiglioni-Terra Rossa, dove esistono ancora le testimonianze della piu' lunga teleferica d'Europa che collegava le miniere di Niccioleta e Boccheggiano al mare, dove il minerale estratto veniva imbarcato.
Parcobolli è un'iniziativa che unisce collezionismo e miniere. L’intento è di offrire, con cadenza annuale, serie limitate e numerate di piccole stampe, tutte da collezionare, realizzate da grandi artisti che amano e conoscono questa terra. Maestri di arte contemporanea, come Ardito Schiano, il pittore che ha realizzato la prima collana che è stata recentemente presentata, e giovani talenti chiamati a dipingere scorci del Parco. Come si legge sul portale si tratta di "sensibilità e tecniche pittoriche diverse per leggere ambiente, storia, tradizioni e valori che rendono unica la terra delle Colline Metallifere.
Il Parcobollo vuol essere un messaggio, un ricordo, un invito".