Al Centro di riproduzione del capovaccaio di Semproniano, gestito dal WWF per conto della Provincia di Grosseto, Assessorato alla Conservazione della Natura, si preannuncia un periodo di grande fermento.
Si sta infatti avvicinando la liberazione di ben quattro giovani avvoltoi, un numero significativo per la specie che, a rischio di estinzione in Italia, può contare solo su una quindicina di coppie nidificanti nel Meridione.
Due di essi sono nati nel centro di Semproniano alla fine di maggio: si tratta di David, figlio della coppia di capovaccai Modesto ed Elena, e di Fidel, figlio di Natalia ed Alex.
Gli altri due giovani sono invece nati da uova sequestrate dal Corpo Forestale dello Stato al Porto di Ancona alla metà di maggio, su di un'auto a bordo di una nave proveniente dalla Grecia, chiamati Alì e Turchino.
David e Fidel saranno liberati nell'Alta Valle dell'Albegna con una operazione di rilascio delicata e complessa che vede coinvolti numerosi esperti italiani e stranieri. E' la prima liberazione in Toscana di capovaccai nati in cattività a distanza di circa 30 anni dalla scomparsa della specie.
Sino agli 70, infatti, questo piccolo avvoltoio nidificava ancora nella Toscana meridionale nel periodo primaverile-estivo per poi migrare in Africa per trascorrere il periodo invernale. Era stato soprattutto il bracconaggio a causare l'estinzione di questo piccolo avvoltoio, del tutto innocuo per uomini e animali dal momento che si ciba di animali morti e sterco.
Dopo alcuni giorni di ambientamento trascorsi all'interno di una scatola nido posta sul luogo di rilascio, i due giovani capovaccai saranno liberi di volare nei cieli della Maremma, seguiti costantemente da vari naturalisti ed ornitologi grazie anche a delle radio trasmittenti e ad una radio satellitare che consentirà di rintracciarli ovunque si spostino tra Europa ed Africa.
Alì e Turchino, i due giovani sequestrati, sono giunti al centro di Semproniano poco dopo la nascita. Gli operatori del centro, dopo averli allevati per alcuni giorni, sono riusciti a farli adottare dai capovaccai Modesto ed Elena: ciò ha permesso loro di evitare qualsiasi ulteriore contatto con gli uomini e li ha resi idonei ad essere liberati. Il giorno 11 giugno sono stati trasportati su di un elicottero del Corpo Forestale dello Stato da Semproniano sino al luogo di rilascio, l'Oasi LIPU Gravina di Laterza, in provincia di Taranto, dove già lo scorso anno era stato liberato con successo il giovane Laerte, nato nel centro di riproduzione del WWF.
Li hanno accompagnati in questo viaggio Guido Ceccolini, direttore del centro Capovaccaio, Fausto Fabbrizzi, funzionario del Corpo Forestale dello Stato di Grosseto e Paolo Politi ornitologo e inanellatore dell'Istituto Nazionale della Fauna Selvatica. Il loro rilascio sarà possibile grazie alla efficace collaborazione tra il Corpo Forestale dello Stato, Servizio CITES, la Regione Puglia, la Provincia di Grosseto, il WWF e la LIPU.
Una volta giunti a destinazione i due capovaccai verranno inseriti in una cavità rocciosa nella quale rimarranno per alcuni giorni allo scopo di ambientarsi e memorizzare questo luogo come loro area di nascita, per tornarvi a nidificare tra qualche anno.
Poi, finalmente, riconquisteranno la libertà che gli era stata sottratta da trafficanti di animali senza scrupoli.
La liberazione dei quattro giovani da una speranza in più per la salvezza del Capovaccaio perché, oltre all'aumento di giovani involati, la sua azione catalizzatrice sta portando alla formazione di un coordinamento operativo tra i molti interessati, di estrema utilità per le azioni di salvaguardia della specie.