Si è svolta nei giorni scorsi a Firenze, nell’auditorium del Consiglio Regionale, l’Assemblea della Coalizione Mondiale contro la pena di morte.
Nel dibattito è emerso che la situazione della pena di morte si è modificata in senso abolizionista nell’ultimo anno, a conferma di un trend positivo che ha visto negli ultimi trent’anni molti paesi del mondo abolire tale forma di barbarie o, quantomeno, non eseguirla. Nello scorso anno è stata soppressa la pena capitale in Senegal e proprio di recente la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato incostituzionale la pena di morte per chi era minorenne al momento in cui ha commesso il reato.
Altrettanto per chi era affetto da disturbi psichici al momento del fatto.
Si può dire che sono diminuiti in modo graduale ma consistente i paesi che ancora mantengono la condanna a morte e si sono fortemente ridotte nel mondo le esecuzioni. Ciò non significa che non si debba continuare a batterci per eliminare definitivamente ed ovunque tale inconcepibile metodo punitivo.
Del resto, proprio nel caso di Derek Rocco Barnabei, si è visto che recentemente, dopo la sua uccisione, avvenuta il 14 settembre 2000, nello Stato della Virginia sono riprese le indagini perché sono apparsi lacunosi ed imperfetti gli esami effettuati su di lui e su altri detenuti.
Ma ora, anche se risultassero favorevoli le nuove indagini, Derek non potrà certo essere restituito alla famiglia ed abbiamo potuto verificare proprio a Siena, nello scorso Aprile, quanto ancora soffra la madre Jane Barnabei che continua a battersi per dimostrare la sua innocenza. Ed in questa battaglia la Fondazione di Siena continua ad esserle vicina .
L’Assemblea della Coalizione Mondiale contro la pena di morte ha deciso che le prossime giornate dei lavori saranno dedicate alla grave situazione esistente in Africa, al ruolo dell’educazione e della scuola nella sensibilizzazione dei diritti umani (settore nel quale la Fondazione senese da tempo sta operando).
Nel 2007 l’attenzione si rivolgerà alla complessa situazione cinese dove la pena capitale esiste ancora ed è molto usata.
La giornata fiorentina si è conclusa con la premiazione del concorso letterario “NO - Due lettere” indetto lo scorso anno dalla Regione Toscana e dal Teatro di Rifredi “Pupi e Fresedde” e svoltosi con il patrocinio della Camera dei Deputati.