«La delibera per assegnare il Giglio d'Oro a Mahmud Abbas (Abu Mazen), Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese e a Moshe Katsav, Presidente della Repubblica di Israele, deve essere sospesa». La richiesta è stata avanzata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini e dal consigliere Leonardo Pieri. «Tale riconoscimento - hanno rilevato - attribuito per la promozione della pace e la difesa dei diritti umani, poteva avere una motivazione e peso politico nell'immediatezza della elezione di Abu Mazen, come incentivo alla volontà di attivare processi democratici in Palestina cui corrispondeva la volontà di Israele di attenuare la propria attività invasiva.
Adistanza di 5 mesi la valutazione non può non misurarsi con i processi reali intervenuti a partire dalle scelte del Presidente palestinese di annullare le libere elezioni che si sarebbero dovute tenere il 17 luglio e di riattivare la pena di morte». «A ciò - hanno concluso Anna Nocentini e Leonardo Pieri - corrisponde la continuità sostanziale dell'azione israeliana che insiste nel rimandare il ritiro delle truppe da Gaza e nel persistere nella costruzione del Muro, che costituisce un regime di vero e proprio apartheid nei territori occupati.
In questo quadro, ci sembra che l'avvio di un processo di pace non possa prescindere dal rispetto delle regole democratiche e dei diritti umani e per questo abbiamo chiesto di rimandare l'approvazione della mozione».