(26 maggio 2005) – Quattordici mostre archeologiche nei musei della provincia di Firenze sui cibi e i sapori del mondo antico, in programma dalla fine di maggio 2005 ai primi mesi del 2006.
“L’Isola dei Tesori” è una iniziativa della Provincia di Firenze e della Sovrintendenza per i Beni archeologici della Toscana, con il coinvolgimento dei Comuni di Castelfiorentino, Certaldo, Montelupo, Barberino d’Elsa, Montaione, Fiesole, Borgo San Lorenzo, Scarperia, Rufina, Palazzuolo, Signa, Greve, Tavarnelle e Reggello, che è stata presentata questa mattina alla stampa in Palazzo Medici Riccardi dal Sovrintendente archeologico Carlotta Cianferoni e dai responsabili delle Direzioni Cultura e Turismo della Provincia Alessandro Belisario e Massimo Tarassi.
Molti sono i musei e le raccolte museali di interesse archeologico in provincia di Firenze, alcuni affiancati da scavi attualmente in corso.
La Provincia di Firenze propone, anche quest’anno, e dopo il successo del 2004, quando il tema affrontato era la moda e il costume, una nuova edizione dell’Isola dei Tesori dedicata ai "Cibi e sapori nel Mondo Antico".
La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana fornirà preziosi e qualificati reperti collegati al tema del gusto ai 14 musei del territorio provinciale che hanno aderito all’iniziativa e che potranno così arricchire temporaneamente le loro collezioni e attirare il pubblico con nuove proposte che ne valorizzeranno le collezioni permanenti.
Il programma prevede un lungo calendario di eventi e manifestazioni distribuiti lungo un arco di otto mesi, nell' area Fiorentina, nel Mugello, nella Valdisieve, nell' Empolese-Valdelsa e nel Chianti.
Le singole mostre sono anche caratterizzate da un forte collegamento con le produzioni enogastronomiche tipiche del territorio.
I ristoratori delle aree interessate offriranno per l’occasione, in alcuni casi, anche piatti rivisitati partendo da antiche ricette. Vi saranno infine raccordi fra le mostre ed alcune feste e rassegne molto popolari.
Si inizia il 28 maggio alla Raccolta Comunale d’Arte di Castelfiorentino, dove la storia delle fornaci medioevali ed i loro reperti vengono abbinati al vino e all’olio.
Il 29 maggio si passa a Borgo San Lorenzo, al Museo Chini; si prosegue con le aperture del 3 giugno a Scarperia (mostra a Palazzo dei Vicari sulle forme del coltello) e del 4 giugno al Museo della Ceramica di Montelupo.
Successive inaugurazioni il 25 giugno a Palazzuolo sul Senio nel museo archeologico dell’Alto Mugello, il 7 luglio al Museo d’Arte Sacra di Greve, il 9 luglio al Museo Civico di Montaione.
Ripresa il 10 settembre al Museo della Paglia di Signa con conferenze, visite e feste legate all’uso delle lasagne nel medioevo.
Cucina etrusca a Barberino Val d’Elsa, dove la mostra nell’Antiquariun di Sant’Appiano apre il 17 settembre, stesso giorno dell’inaugurazione di quella al Museo della Vite e del Vino di Rufina, mentre Tavarnelle fa partire la sua mostra il 18 nel Museo di San Piero in Bossolo.
Il 7 l’inaugurazione a Palazzo Pretorio di Certaldo, in occasione di “Boccaccesca”. Ultime aperture a Fiesole, Museo Civico Archeologico, il 13 novembre, e a Reggello, Museo Masaccio, il 26 novembre, entrambe legate al tema dell’olio.
Una strategia di politica culturale che deve accomunare tutti i 44 sindaci della provincia di Firenze per recuperare la funzione storica e culturale del territorio e imparare a veicolarla anche attraverso gli strumenti che le nuove tecnologie ci offrono.
Questo il punto di convergenza degli interventi del presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi e del presidente dell’Ente Cassa di Risparmio Edoardo Speranza che hanno partecipato questa mattina all’apertura dei lavori del convegno “Oltre il territorio.
«La cultura è un fattore fondamentale dello sviluppo economico - ha detto Renzi, rispondendo all’intervento del presidente dell’Ente Cassa, Edoardo Speranza – e in questa ottica l’innovazione tecnologica e la sfida digitale devono essere intesi come opportunità, servizi per il mondo della cultura, che ci rendano eredi attivi del patrimonio che la nostra storia ci ha lasciato».
Nello spirito del Genio Fiorentino, manifestazione in cui rientrava anche l’incontro di questa mattina, «si inserisce il percorso per creare una cittadinanza consapevole, che non sia solo utenza della città e del territorio e della sua ricchezza. La mondializzazione ha decretato la fine della geografia ed è in questo momento che emerge il nuovo ruolo della comunità locale» ha concluso Renzi.