In concomitanza con la Giornata mondiale dell’Ape, Castello di Meleto inaugura giovedì 20 maggio il Parco delle Api, un’oasi di un ettaro e mezzo di alberi e fiori destinati a diventare un vero e proprio paradiso per le api ma anche un luogo didattico dove raccontare ad adulti e bambini l’affascinante mondo di questo insetto da cui dipende il 70% delle risorse alimentari dell’uomo.
«Crediamo molto in questo progetto, che completa la nostra visione della sostenibilità ambientale a sostegno della biodiversità. - Afferma Michele Contartese, direttore generale di Castello di Meleto – Accanto all’impegno di custodia del territorio, oggi vogliamo promuovere attivamente la conoscenza del mondo delle api, insetti indispensabili per la nostra sopravvivenza, con un parco didattico dedicato a loro ma aperto a tutti».
Circa 30 specie tra alberi da fiore, arbusti e erbacee, garantiranno dalla primavera a fine autunno uno spettacolo di colori e forme: alberi di Giuda, tigli, rosmarino, elicriso, borragine, lupinella e ginestrino sono solo alcune delle specie botaniche che fioriranno.
Gli alberi saranno dimora per le famiglie di api: le arnie saranno infatti collocate sotto le fronde, in modo che gli insetti possano vivere in un ambiente il più naturale possibile.
L’apertura del parco corona l’iniziativa Nel Nome dell’Ape, nata lo scorso anno, che permette di contribuire in prima persona a un progetto di ripopolazione di questi straordinari insetti a Gaiole in Chianti. In seguito all’iniziativa, che consente infatti ai partecipanti di adottare una famiglia di api e ricevere in cambio il miele prodotto, in primavera sono arrivate 25 nuove famiglie di api sostenute da altrettanti consumatori, sensibili al tema dell’ambiente, raggiungendo il numero di 40 arnie, corrispondenti ad oltre 3 milioni di api ospitate in un anno.
Nello stesso weekend si inserisce anche la XI edizione della Giornata Nazionale delle Dimore Storiche (domenica 23 maggio), occasione per celebrare la straordinaria unicità di Castello di Meleto, l’unica azienda del Chianti Classico a possedere un castello del Duecento perfettamente conservato, oggi splendida struttura ricettiva.