Non so se un viaggio ad Auschwitz possa essere definito "bello". Forse sì, quando si incontrano i sopravvissuti, come le sorelle Bucci che all'epoca avevano 6 e 4 anni. Oppure Marcello, deportato politico a Mauthausen e oggi con un sorriso così bello che alla fine ho dovuto chiederglielo, come faccia ad avere quel sorriso lì.Questo è il mio viaggio con il Treno della Memoria per il 70esimo anniversario della Liberazione. Perché ricostruire le memorie significa, soprattutto, costruire la giustizia oggi.Saverio Tommasi
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