FIRENZE- Vernissage ieri sera per la mostra OrobyRuffino-The Art of Connection alla Tenuta Ruffino di Poggio Casciano. Prosegue così il percorso del progetto ispirato all’iconica Riserva Ducale Oro Chianti Classico Gran Selezione in abbinamento all’eccellenza del design italiano. In questa seconda edizione The Art of Connection ha messo in dialogo arte, vino e creatività in un percorso che dopo la prestigiosa cornice di Triennale Milano prosegue nella casa di Ruffino, nei dintorni di Bagno a Ripoli.
Durante l’aperitivo di benvenuto Sandro Sartor, Presidente e Amministratore Delegato di Ruffino ha riassunto le parole chiave del progetto culturale: “Arte e artigianato, locale e globale, socialità e vino, nel solco della tradizionale creatività nazionale”. Il Chief executive officer torinese dal 2011 è alla guida della costola italiana del gruppo Constellation Brands, leader mondiale nel segmento dei vini e delle bevande alcoliche. Per intendersi la più grande società di importazione di birra negli Stati Uniti, misurata in termini di vendite, ech detiene la terza quota di mercato tra tutti i principali fornitori.
Del gruppo multinazionale Ruffino è un fiore all’occhiello, nella regione d’elezione per la produzione di vino, la Toscana. Fondata a Pontassieve nel 1877 dai cugini Ilario e Leopoldo Ruffino, l'azienda è stata acquistata dalla famiglia Folonari nel 1913. Nel 1999 l'attività è stata scissa, con i fratelli Paolo e Marco che ne hanno mantenuto il nome.
Dopo la successiva cessione al gruppo USA, Ruffino ha sviluppato le attività, divenendo una realtà multiforme, legata alla produzione di vini italiani di qualità. Riserva Ducale Oro in particolare è uno dei vini principe della "conca d'oro" del Chianti Classico. Gran Selezione incarna ne l'essenza più autentica. Le uve in un esclusivo blend di Sangiovese e Colorino (vitigno autoctono) vengono selezionate e raccolte a mano nelle tenute Ruffino del Chianti Classico, Gretole, Castellina e Montemasso. È vino che viene lasciato maturare per regalare un intrigante bouquet in cui emergono la viola e la prugna e, successivamente, evolute note speziate fra cui si distingue il cacao. Rosso rubino intenso. Note di erbe aromatiche, confettura di ribes e legni sottili. Corpo strutturato, finale fruttato persistente.
Nella sua missione però Ruffino incorpora anche istanze della cultura come la serata di ieri, occasione di vedere in anteprima tutte le opere della collezione di arte contemporanea. Si tenga presente che le opere esposte a Poggio Casciano arrivano dalla Triennale del Palazzo dell'Arte di Milano, una delle più importanti istituzioni culturali del capoluogo lombardo. Riconosciuta a livello internazionale, propone mostre d’arte, design, architettura e moda, insieme a spettacoli teatrali, performance, concerti, talk e incontri. La mostra OrobyRuffino-The Art of Connection è invito a riscoprire il valore delle relazioni autentiche attraverso l'arte, l'artigianato e la cultura del fare bene le cose. In uno spazio, quello di Poggio Casciano, in cui si incontrano sensibilità creative e ogni connessione dà vita a bellezza, significato e possibilità.
L’evento di ieri infatti si è concluso una esclusiva cena al Ristorante Tre Rane della tenuta immersa nel pittoresco paesaggio del Chianti toscano, alle porte di Firenze. Ulteriormente rinnovata anche quest’anno nel suo allestimento, rappresenta la sede di rappresentanza più prestigiosa per le pubbliche relazioni dell’azienda vinicola. Circondata dal verde di un giardino all’italiana è una villa rinascimentale che risale al XV secolo, costruita sui resti di un edificio medievale. E' oggi la sede della cantina storica e della divisione agronomia di Ruffino.