L'Amministrazione comunale di Prato ha dato avvio a un nuovo servizio di sterilizzazione felina in collaborazione con l'ASL Igiene Urbana Veterinaria e l'Associazione Earth Prato a cui il servizio è stato affidato tramite bando.
Il progetto nasce per contrastare la problematica del randagismo felino: un fenomeno in aumento a causa dell'emergenza sanitaria, che non ha permesso un adeguato controllo, censimento e sterilizzazione della popolazione animale, ma connesso anche all'invecchiamento anagrafico del personale che collabora nelle strutture. Ciò ha spinto l'Amministrazione comunale a intervenire, come spiega l'assessore Cristina Sanzò: "Siamo stati premiati da Legambiente come Città amica degli animali per tutti i servizi che abbiamo messo in campo.
È un risultato che ricompensa la rete che si è creata tra l'amministrazione comunale, il tessuto associativo e la ASL e che ci porta ad un aumento delle schede di sterilizzazione messe a disposizione dalla ASL stessa. Il nostro obiettivo è quello di raddoppiare la cifra delle sterilizzazioni, partendo con questo progetto sperimentale della durata di un anno, al termine del quale vedremo come evolve la situazione nelle colonie e capiremo se funziona o dove, eventualmente, dovrà essere corretto".
L'Amministrazione ha disposto una cifra di 20 mila euro per le attività di recupero, presa in carico e di pre e post degenza. Si tratta di un tetto massimo legato alla rendicontazione di ogni gatto recuperato e verrà predisposto per lo svolgimento delle suddette attività da parte dell'Associazione Earth che ha vinto la manifestazione di interesse.
In aggiunta, verranno aumentati gli interventi chirurgici dell'ASL in modo tale da incrementare il numero delle sterilizzazioni di gatti sia femmine che maschi.
"L'Associazione Earth si occupa della cattura, della degenza e di uno stallo nel caso in cui la ASL non sia disponibile a praticare l'operazione chirurgica - spiega il dirigente Asl Enrico Loretti -. Le nostre strutture vengono utilizzate per questa attività in cui gli animali non di proprietà vengono sterilizzati, viene messo loro un microchip per registrarli nel database regionale a nome della colonia di appartenenza e viene portato via poco meno di un millimetro della pinna dell'orecchio, in modo tale da evitare di catturare ogni volta gli stessi gatti già sterilizzati".
Il Presidente dell'Associazione Earth Prato Cristiano Giannesi spiega come si muoverà l'associazione a livello operativo: "Censiremo i gatti, per capire se le colonie sono sempre presenti sul posto, poi partiremo con le operazioni di recupero degli animali, che porteremo nelle strutture ASL indicate, ci occuperemo di loro nella fase di degenza, pari a un giorno per i maschi e tre per le femmine, e infine li libereremo nelle loro colonie di appartenenza".
Le colonie nella città di Prato attualmente sono 430. Ogni anno circa 300 gatti entrano in convenzione nella provincia di Prato e, di questi, circa l'80% è sulla città di Prato.
L'obiettivo è quello di raddoppiare la risposta attuale.
L'intenzione dell'Amministrazione comunale è anche quella di offrire in futuro un servizio ai privati: "Ci sono famiglie che hanno difficoltà - spiega l'assessore Cristina Sanzò - a provvedere al costo della sterilizzazione, magari perché hanno più animali all'interno della loro abitazione. L'obiettivo è di proseguire in ambito pubblico sulle colonie feline, ma cercare di intervenire anche in ambito privato, con aiuti collegati all'ISEE o al reddito degli individui".