Firenze, 17.05.2021 - “Oggi è partita la commissione d’inchiesta sullo scandalo 'keu', che dovrà far luce sulla vicenda che interessa il settore conciario di Santa Croce sull’Arno, lo smaltimento illecito di rifiuti e il presunto legame tra politica e gruppi di potere”. È quanto afferma il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi al termine dell'insediamento della commissione d'inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata in Toscana.
“Troppi i silenzi sul tema, troppo si è rischiato a discapito dei cittadini e dell'ambiente – continua Capecchi -. Nessun intento di criminalizzare un settore importante come il conciario toscano, il cui fatturato complessivo incide per il 28% del totale nazionale e si caratterizza per l'artigianalità delle produzioni, destinate soprattutto all'alta moda. Quello che vogliamo è che venga fatta chiarezza una volta per tutte sulle infiltrazioni mafiose e vogliamo riportare la politica sana e priva di pressioni esterne al centro del dibattito”.“Adesso si aprono i lavori della commissione per i quali richiederemo la collaborazione delle associazioni di categoria e ambientaliste e soprattutto seguiremo gli esiti dell'inchiesta aperta dalla procura di Firenze. L'auspicio è di fare un buon lavoro nell'interesse di tutti i Toscani, per una terra più libera da restituire ai nostri figli, meno inquinata e volta allo sviluppo”, conclude il consigliere FdI.
“Dell’intero arco politico consiliare, - sottolinea Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle e neo commissaria della Commissione di Inchiesta sullo scandalo degli smaltimenti illeciti nel distretto del cuoio - l’unico gruppo tenuto a margine nel processo di decisione per la composizione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione che indagherà sull'inchiesta Keu e sul fenomeno delle infiltrazioni criminali nella nostra regione, è quello del Movimento 5 Stelle, da qui il nostro voto contrario. Curioso, considerato il fatto che siamo l’unico gruppo politico che non ha preso contributi elettorali dal settore delle concerie e che quindi, più degli altri, poteva garantire la necessaria distanza dai fatti e una conduzione senza obiezioni di opportunità politica”.
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“Al netto di quando detto - sostiene ancora la Capogruppo M5S - sarà importante condurre questa Commissione su due filoni: quello della mappatura ambientale, per tracciare i luoghi toccati dalle attività illecite di smaltimento, anche negli anni precedenti all’inchiesta, e fornire un valido strumento di indagine all’Assessorato dell’Ambiente. In secondo luogo servirà un’accurata analisi degli strumenti con i quali il Consiglio e la Giunta hanno svolto finora attività di prevenzione dei fenomeni di illiceità, oltre che sulle garanzie di trasparenza.”“C'è da dire che il contributo del mondo accademico e delle associazioni che si occupano di legalità, come ad esempio la Fondazione Caponnetto che molto si è spesa su questo tema negli anni scorsi, era già arrivato nel 2018 all’interno della Commissione di Inchiesta sui rifiuti e sulle discariche sotto sequestro, presieduta dal Movimento 5 Stelle: la prima domanda che farò sarà sul perché quel campanello d’allarme è rimasto inascoltato”.“Un ultimo fatto singolare da segnalare - rileva Galletti - è che sebbene la Presidenza della Commissione sia andata al gruppo della Lega, il Partito Democratico e Italia Viva detengono le due vicepresidenze: la maggioranza, di fatto, mantiene il controllo della Commissione.
A tutti auguro comunque un buon lavoro, perché in questo momento ce n’è veramente bisogno.”