Si celebra domani, mercoledì 28 aprile, la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, istituita dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo): un importante appuntamento di riflessione per i lavoratori, i datori di lavoro, le organizzazioni datoriali e sindacali, governi e enti di tutto il mondo, finalizzata ad approfondire le varie problematiche legate all’importanza della prevenzione degli infortuni e delle malattie in ambito lavorativo.
L’anno scorso, in piena pandemia e lockdown, molte delle numerose iniziative, legate a questa commemorazione, organizzate in Toscana come nel resto d’Italia, sono state necessariamente annullate; quest’anno, invece, la celebrazione di questa Giornata cade in un momento di grande speranza per l’intero Paese e per il mondo del lavoro, dal momento che si va verso la riapertura di tutte le attività lavorative.
“Proprio in questo contesto di ripartenza delle attività sociali ed economiche - dichiara l’assessore alla sanità, Simone Bezzini - occorre garantire, attraverso procedure di contrasto alla diffusione del Covid, adeguate condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nonostante l'emergenza sanitaria sia tuttora in corso, il rispetto delle norme anti contagio può consentire alle imprese di ripartire in sicurezza. La forte attenzione verso la pandemia non deve distogliere dai tradizionali rischi lavorativi, riguardo ai quali risulta ancora più necessario, dopo periodi di chiusura e interruzione di tante attività, richiamare l’importanza della prevenzione e continuare a promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro”.
Approfondimenti
Lo scorso 15 marzo, la Regione ha infatti approvato con apposita delibera (la 231) le “Linee di indirizzo per l’attività di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro”, che costituiscono il documento con cui si è provveduto a rinnovare le politiche del settore e ad avviare la futura programmazione della Toscana, individuando le principali azioni dell’attività regionale.
Sicurezza e agricoltura: un binomio su cui ancora c’è da lavorare. E per fare un ulteriore passo avanti arriva un accordo specifico per promuovere iniziative di formazione e informazione sulla sicurezza da un lato e dall’altro di prevenzione e tutela della salute degli operatori che ogni giorno utilizzano le macchine agricole.
L’intesa, il cui schema è stato approvato dall’ultima giunta, sarà siglata dalla Regione Toscana, da Ente terre regionali toscane, da ARTI (Agenzia regionale Toscana per l’impiego) e dal Dipartimento di scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell’Università degli Studi di Firenze.
"Il grande tema della sicurezza sul lavoro, che torna troppo spesso tristemente di attualità nella nostra regione, riguarda molto anche il settore agricolo – commenta la vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi –. Il nostro impegno nel settore, che negli anni non si è mai fermato, punta anche sulla sensibilizzazione e la promozione della cultura della sicurezza attraverso la quale è possibile modificare i comportamenti scorretti degli operatori nell’uso delle macchine agricole. Grazie a questa intesa, saremo in grado di assicurare una serie di iniziative volte alla formazione e alla informazione nell’auspicio di imboccare la strada di una sempre maggiore sicurezza”.
*“E’ una sfida continua quella della sicurezza sul lavoro – afferma l’assessora a lavoro e formazione Alessandra Nardini – e ad essa non si può rispondere che intensificando la qualità dell'azione amministrativa e di governo. L’intesa che verrà firmata risponde ad un’esigenza specifica del mondo agricolo, ma anche alla generale necessità, testimoniata da progetti e iniziative regionali in altri settori produttivi, dalle attività portuali e a quelle del tessile e delle confezioni, di promuovere una cultura e una pratica della sicurezza. Questo significa innanzitutto tutelare la vita di lavoratrici e lavoratori, ma anche difendere pienamente la dignità del lavoro”.
In pratica, saranno organizzate attività condivise di formazione e sensibilizzazione per promuovere un uso attento delle macchine agricole e la sicurezza degli operatori che le manovrano. Un tavolo apposito coordinato dalla Regione monitorerà le azioni, definendo anche documenti comuni (linee guida, orientamenti tecnici) e individuando iniziative per la divulgazione e diffusione dei temi dell’accordo agli operatori agricoli.