Per l'alta affluenza dei cittadini ai Punti Si e agli sportelli delle Asl, stamani si è verificato un blocco del sistema di un quarto d'ora. Il servizio è stato ripristinato in breve tempo con le scuse del servizio sanitario regionale.
Dal 1° Ottobre 2014, qualora il cittadino si presenti negli ambulatori specialistici e nelle farmacie con una ricetta che ritiene, per quanto riguarda la fascia economica, errata o incompleta, fino al 31 ottobre 2014, in deroga a quanto previsto, può autocertificare la propria fascia direttamente sulla ricetta; contestualmente, nel caso di accesso per prestazioni specialistiche, gli operatori del SSR provvederanno anche a far regolarizzare la posizione.La Regione Toscana, inserirà i cittadini nelle diverse fasce economiche in base al reddito fornito dall’Agenzia delle Entrate (cioè quello della dichiarazione dei redditi) o a quello comunicato dall’Inps (cioè quello attestato dall’Isee) scegliendo, in caso di presenza di entrambi, il reddito più vantaggioso per l’assistito.
Sulla ricetta elettronica è prevista la possibilità di autocertificare sul promemoria rilasciato dal medico. Il cittadino che ancora non abbia regolarizzato la propria posizione, pertanto, per tutto il mese di ottobre continuerà a pagare in base alla fascia economica di appartenenza. A decorrere dal 1° novembre, qualora la fascia economica non sia presente sulla ricetta, l'utente sarà tenuto a pagare il ticket massimo previsto.
Tutte le Aziende sanitarie sono state informate sulle modalità operative per applicare le indicazioni regionali.
Tutte le istruzioni per la verifica della fascia economica.
Le risposte alle domande frequenti sulle fasce economiche per i ticket sanitari.
Per saperne di più:
- numero verde regionale 800 556060
- www.regione.toscana.it/salute
- ticket.sanita@regione.toscana.it
- sul sito di ciascuna azienda sanitaria.
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Ticket, dal 1 ottobre niente più autocertificazione sulla ricetta. Ecco tutte le istruzioniConfartigianato consiglia di richiedere l’Isee: “Un consiglio utile non solo per chi non era tenuto a fare la dichiarazione dei redditi 2013, ma anche per coloro che, pur avendo presentato gli appositi modelli 730 e Unico, possono far leva su alcuni sgravi (come quelli previsti per i figli a carico o per il pagamento dell’affitto e del mutuo) che, riducendo il reddito imponibile attestato dalla semplice dichiarazione dei redditi, possono inserire il cittadino in una fascia economica più bassa e fargli pagare un ticket minore” spiega Jacopo Ferretti, direttore del Caaf di Confartigianato Firenze. Caaf Confartigianato ricorda che il rilascio dell’Isee è un servizio gratuito e che per conoscere i documenti necessari per ottenerlo basta visionare il sito www.confartigianatofirenze.it o chiamare direttamente l’ufficio ai numeri 055.7326942/86.
“Consigliamo comunque di telefonare e prenotare un appuntamento, visto che in questi giorni il Caaf è preso d’assalto per la Tasi – informa Ferretti – Un’imposta complessa da calcolare anche per gli addetti ai lavori, figurarsi un ‘semplice’ cittadino chiamato non solo al pagamento, ma anche al calcolo, cioè ad individuare un’aliquota da applicare che varia da Comune a Comune, a calcolarsi la base imponibile, ad applicare detrazioni e coefficienti moltiplicatori dei fabbricati, pagando infine con un modello F24 che, sempre in ottobre, subirà variazioni nella modalità di trasmissione all’Agenzia delle Entrate.
Visto che è un’imposta per la copertura dei servizi indivisibili come odine pubblico o illuminazione stradale, la logica avrebbe suggerito un calcolo basato sulla persona (costo dei servizi indivisibili nel dato Comune diviso numero dei residenti). Ma la logica è una merce rara oppure questa altro non è che ciò che sembra: la nuova Imu, peraltro estesa anche a chi (gli inquilini) una casa non la posseggono”.