Da lunedì 29 giugno la Basilica di San Lorenzo riapre ai visitatori, dopo un lungo periodo di chiusura a seguito della pandemia da Covid-19. In questo periodo comunque la basilica è stata sempre aperta per la preghiera dei fedeli e, dal 18 maggio, per le messe con le precauzioni Covid-19. Nonostante le difficoltà di gestione ed economiche, derivanti dalla nuova situazione, l'Opera Medicea Laurenziana, la Parrocchia di San Lorenzo, con la collaborazione della Cooperativa Opera d'Arte (alla quale sono affidati i servizi di assistenza e accoglienza dei visitatori) hanno concordato una riorganizzazione e rimodulazione dei servizi.
Queste consentiranno di garantire la fruizione del complesso, grazie a sacrifici economici e lavorativi delle parti interessate, unite nella volontà di non prolungare la chiusura del complesso, in modo da cercare di fornire un contributo per la ripartenza delle attività economiche e sociali della zona e del centro storico. I soci di Opera d’Arte in particolare hanno offerto una rilevante riduzione dei costi del servizio per consentire il riavvio dell’attività. Dal lunedì al giovedì sarà possibile visitare la Basilica di San Lorenzo con la Sagrestia Vecchia, i Pulpiti di Donatello, e la controfacciata di Michelangelo.
Orario 10,30 - 14,30. Nei giorni del fine settimana (10,00 - 17,30 il venerdì e sabato, 13,30 - 17,30 la domenica) sarà possibile effettuare la visita completa, alla Basilica di San Lorenzo, al Chiostro dei Canonici, ai sotterranei monumentali con Museo del Tesoro di San Lorenzo e Tomba di Cosimo il Vecchio de' Medici.
Da giovedì 2 luglio il Museo di Palazzo Medici Riccardi amplia la sua proposta, estendendo l'apertura per cinque giorni settimanali - dal giovedì al lunedì - dalle 10.30 alle 18.30 (ultimo ingresso ore 17.30). Tornano anche le visite guidate a cura dell'Associazione MUS.E, che animeranno la permanenza dei visitatori nel museo rendendo il percorso di visita coinvolgente e appagante. L'appuntamento per le visite guidate è previsto nei giorni di sabato e domenica, con sei appuntamenti giornalieri negli orari 11.00; 12.00; 13.00; 15.00; 16.00; 17.00. Dal 2 luglio riapre anche la mostra "Peterson - Lavine Come as you are Kurt Cobain and the Grunge Revolution" prorogata fino al 18 ottobre.
Anche in questo caso, al fine di contingentare gli ingressi, sarà obbligatoria la prenotazione. Per l'accesso al museo e alla mostra rimane confermata l'adozione di protocolli specifici per consentire un accesso sicuro con ingresso da via Cavour n.3 e la prenotazione obbligatoria. Prosegue anche la mostra "Tutankhamon - Viaggio verso l'eternità", visibile nella Galleria delle Carrozze con accesso da via Cavour n.5, che nel mese di luglio aprirà al pubblico tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00 con prenotazione al numero +39 392 0863434.
In Santa Croce sarà sperimentato un modello di visita speciale che si ispira al Grand Tour ottocentesco e permetterà l’incontro ravvicinato con spazi e opere normalmente non accessibili. L’Iniziativa, che sarà avviata nei giorni di mercoledì e venerdì a partire dal prossimo 8 luglio. Non è casuale che proprio in Santa Croce, luogo eletto alla prima manifestazione della Sindrome di Stendhal, si attivi la sperimentazione di un modello di visita slow della durata di circa un’ora e mezza, fondato su un rapporto più personale e intimo tra visitatori, spazio ed emergenze artistiche.
“Abbiamo costruito la riapertura del Complesso monumentale come un continuo e inaspettato svelamento. Non un ritorno a com’era quanto una nuova sorprendente scoperta”, sottolinea Irene Sanesi.
“Il nuovo sistema di visite per il complesso di Santa Croce - sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi - arricchisce di un ulteriore tassello l’offerta culturale cittadina e si inserisce in un nuovo modello di sviluppo, turismo e conoscenza che privilegia la lentezza e l’intimità alla classica visita massificata, modello che il Comune non può che sostenere con convinzione”.
“Il nuovo sistema di accoglienza di Santa Croce è fondato sulla ricerca di una nuova e più profonda relazione con i visitatori - mette in evidenza Stefano Filipponi – Con questo progetto si potrà sperimentare un’esperienza particolare, molto simile a quella dei viaggiatori ottocenteschi provenienti da tutto il mondo, innamorati del patrimonio artistico italiano e fiorentino”.
A disposizione dei viaggiatori del 2020 ci sarà una App, scaricabile gratuitamente su mobile, in lingua inglese e italiana, messa a punto dall’azienda fiorentina D’Uva. La modalità di visita, che prevede non più di dieci visitatori per volta, risponde alle esigenze specifiche e stringenti della sicurezza legate al Coronavirus. Il modello Grand Tour permetterà di raggiungere l’area di culto, consentirà di aprire la cancellata della Cappella Bardi di Vernio custodita dal volto pieno d’umanità del Cristo di Donatello, di entrare della Cappella Bardi di Mangona dove Maso di Banco racconta con intensità di forma e colore le Storie di Papa Silvestro e di Costantino, di sostare nella sagrestia, uno degli ambienti più suggestivi dell’intera basilica, dove vive la sua nuova vita, dopo la violenza dell’alluvione, il Crocifisso di Cimabue, di entrare nella Cappella Rinuccini con gli originalissimi affreschi di Giovanni da Milano, di immergersi nell’armonia architettonica della Cappella Pazzi. Nuovo sistema di accoglienza - Due quindi le opportunità per i visitatori: il percorso dei fine settimana (sabato dalle 11 alle 17 e domenica dalle 13 alle 17) che comprende l’intero complesso monumentale ma non gli spazi normalmente inaccessibili (in particolare l’area di culto) e la visita speciale infrasettimanale (nei giorni di mercoledì e venerdì dalle 15,30 alle 17,30) che comprende anche l’area di culto con la Cappelle Bardi di Mangona e Bardi di Vernio, la sacrestia e la Cappella Rinuccini.
La sperimentazione prevede che orari e giorni delle visite speciali possano essere estesi per accogliere tutte le eventuali richieste e per permettere a tutti coloro che lo desiderano di vivere questa esperienza. I biglietti possono essere acquistati anche direttamente in biglietteria. I costi, con App-guida e prenotazione gratuite, sono 8 euro per la visita nei giorni di sabato e domenica e 25 euro per la visita infrasettimanale del mercoledì e del venerdì.
Un imponente squalo tigre di oltre 3 metri e lo scheletro di un capodoglio di circa 10 metri, entrambi dell’Ottocento, nella cripta del Museo Marino Marini di Firenze. È questo lo scenario nel quale i visitatori potranno immergersi dal 1° luglio fino al 30 settembre con l’installazione “Di Squali e di Balene”, l’inedito progetto espositivo - ideato in collaborazione con il Museo ‘La Specola’ del Sistema Museale di Ateneo di Firenze- che mette in dialogo passato e presente per richiamare l’attenzione del pubblico sulle questioni ambientali e invitare tutti a una riflessione condivisa sul futuro che si sta costruendo. Il progetto curato da Fausto Barbagli, curatore del Sistema Museale di Ateneo di Firenze e Presidente dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici, prevede - per la prima volta all’interno della suggestiva cripta dell’unico museo di arte contemporanea di Firenze - l’esposizione di alcuni reperti della Specola, attualmente chiusa al pubblico.
L’installazione presenta un parallelismo tra "ecosistemi culturali” ed "ecosistemi naturali” che permette di superare la tradizionale dicotomia tra arte e scienza, e intende contribuire a sensibilizzare e informare il pubblico sui mutamenti ambientali e sulle conseguenze che l’azione dell’uomo provoca sugli equilibri naturali: dall'estinzione delle specie animali alla diffusione drammatica di virus, come appena avvenuto con la pandemia da Coronavirus.
«La collaborazione tra il Marino Marini e il Museo La Specola dimostra l’importanza e l’efficacia dell’approccio multidisciplinare nel campo dell’arte. Il museo oggi non può essere più solo un luogo di conservazione ma deve svolgere il ruolo di propulsore di conoscenza, instaurando molteplici connessioni per stimolare la riflessione del pubblico e renderlo consapevole delle trasformazioni epocali del nostro tempo. L'ambiente, gli sconvolgimenti climatici, la salvaguardia del patrimonio sociale e culturale, sono tematiche fondamentali che devono esser affrontate dalle istituzioni museali, capaci di costruire una coscienza rinnovata proprio attraverso il potente linguaggio dell’arte” ha dichiarato Patrizia Asproni, Presidente del Museo Marino Marini.
"Storia e contemporaneo si incontrano negli spazi del Museo Marino Marini di Firenze. Squali e balene sono l'emblema della vita marina, giù tra gli abissi. Richiamano nell'immaginario collettivo i concetti di vita e di morte, potenza e vulnerabilità. Queste due creature, con la loro silenziosa e imponente presenza nella solenne atmosfera della cripta del museo, ci invitano ad aprire la mente per indurci a riflessioni più ampie e a porci interrogativi sul presente e sul domani. Quello che stiamo costruendo, è davvero il futuro che vogliamo?" ha dichiarato il curatore Fausto Barbagli.
Lo squalo, al vertice della piramide alimentare marina, incarna le paure più ancestrali dell’uomo ma, allo stesso tempo in quanto animale in via di estinzione, esprime l'urgenza di un ripensamento del consumo del pianeta. La sua immagine - rappresentazione di vita e di morte, estinzione e salvezza - è profondamente contemporanea e, non a caso, è assurta a icona nell'opera dell’artista britannico Damien Hirst. Le ossa della balena, presentate in maniera "illustrativa" sul pavimento della cripta, richiamano espressioni artistiche legate alla ricomposizione, in forme che superano l'idea stessa della disgregazione.
La citazione è rivolta ad artisti, come Gino de Dominicis, capaci attraverso la trasformazione artistica di arrestare concettualmente l’irreversibilità del tempo. Il progetto, che dà il via alla ripartenza del programma espositivo del museo, appena riaperto in seguito alla chiusura dovuta all’emergenza sanitaria da Covid-19, è accompagnato dalla rassegna "Frammenti marini", a cura del critico teatrale Roberto Incerti, che con i suoi appuntamenti presenta una poetica e intensa lettura-interpretazione del rapporto uomo-natura e le sue conseguenze, proponendo dei brani tratti dal romanzo Moby Dick dello scrittore statunitense Herman Melville. Il primo appuntamento vedrà protagonista la dea del teatro off Silvia Guidiil 1° luglio alle ore 19, accompagnata dalle musiche oscure del compagno d’arte e di vita Alessio Riccio, il secondo appuntamento vedrà l’esibizione di uno dei protagonisti dell'avanguardia teatrale e fondatore dei Krypton, Giancarlo Cauteruccio il 9 luglio alle ore 19, nel terzo appuntamento andrà in scena il maestro internazionale di teatro-magia Bustric- al secolo Sergio Bini – il 16 luglio alle ore 19e nell’ultimo incontro si esibirà l’attore Marco Cavalcoli, dal che dal 1997 si è unito stabilmente alla compagnia Fanny&Alexander il 22 luglio alle ore 19. Inoltre, il 1° luglio in occasione dell’opening dell’esposizione “Di Squali e di Balene”, il cocktail bar “Manifattura”, uno dei pochi locali in Italia a utilizzare per i propri drink solo distillati e amari di produzione nazionale e che si trova proprio di fronte al Museo Marino Marini, ha realizzato il cocktail “Marino”che sarà offerto gratuitamente a tutte le persone che quel giorno visiteranno il Museo e esibiranno il biglietto della visita al museo. Il Museo Marino Marini di Firenze è aperto al pubblico il mercoledì e il giovedì dalle 18:30 alle 22:30 e la domenica dalle 10 alle 19.