Qualità della vita 2022: Firenze città in cui abitare

Il capoluogo torna sul podio al 3° posto, mentre altre città metropolitane sono in calo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2022 15:06
Qualità della vita 2022: Firenze città in cui abitare

La 33^ edizione dell’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, pubblicata oggi certifica la leadership di Bologna, seguita sul podio da Bolzano e Firenze. E’ la quinta volta in 33 anni che la provincia emiliana arriva prima nella qualità della vita dei suoi abitanti, migliorando di 5 posizioni rispetto all’anno scorso.

Un’edizione, quella di quest’anno, che dà ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock 2022: guerra in Ucraina, caro-energia, inflazione.

I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, presentano una serie di novità: due indicatori sull’inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici; l’indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, IcityRank sulle città digitali).

Approfondimenti

Si confermano alcuni indicatori storici dell’indagine: valore aggiunto pro capite; prezzi delle case e incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio dichiarato; imprenditoria giovanile; giovani Neet; ore di Cig ordinaria; infortuni sul lavoro; indice della qualità dell’aria; tasso di motorizzazione; indice di litigiosità nei tribunali; mortalità da incidenti stradali; numero di bar, ristoranti, librerie e palestre; agriturismi; indice di lettura; verde urbano; banda larga ultraveloce; amministratori comunali under 40.

Nell’inserto estraibile di 16 pagine all’interno del Sole 24 Ore di lunedì 12 dicembre vengono presentati tutti i risultati dell’indagine, con infografiche e tabelle, analisi e approfondimenti, oltre ad un’indagine del dipartimento di Scienze sociali dell’Università Bicocca su come cambia la percezione della qualità della vita sul territorio.

In Toscana sono tre le province presenti in cima alla classifica: oltre a Firenze, le new entry Siena, che arriva al 4° posto (+11 posizioni), e Pisa (+12 posizioni) al decimo posto.

Per quanto riguarda i sei ambiti in cui sono suddivisi i 90 indicatori, il podio vede in cima per RICCHEZZA E CONSUMI Belluno, Bologna e Bolzano; per AFFARI E LAVORO Milano, Trieste e Roma; per DEMOGRAFIA SALUTE E SOCIETA’ Bologna, Modena e Roma; per AMBIENTE E SERVIZI Pisa, Siena e Aosta; per GIUSTIZIA E SICUREZZA Oristano, Pordenone e Sondrio; per CULTURA E TEMPO LIBERO Firenze, Trieste e Gorizia.

Dopo il + 23 nella classifica sull’ecosistema urbano e il + 2 della graduatoria di Italia Oggi arriva anche la crescita nella classifica della qualità della vita del Sole 24 ore. Livorno sale al 52° posto in Italia confermando un trend che è il frutto di un lavoro complicato ma pieno di riscontri in moltissimi settori. La graduatoria del Sole fa segnare un + 3 che ci accomuna al miglioramento di gran parte delle città toscane, salvo Grosseto, in calo.

"Firenze ha guadagnato otto posizioni, merito dei fiorentini prima di tutto, ma anche del sistema sociale, economico e amministrativo della città che evidentemente ha risposto bene al Covid e a tutte le sue conseguenze". Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, commentando la classifica 2022.

“Il miglior risultato per Firenze da 20 anni, il secondo nella storia di questa rilevazione. Un risultato – spiega il presidente della Commissione Sviluppo economico Enrico Conti – che testimonia il buon governo dei nostri territori, frutto della collaborazione tra società civile e istituzioni, che si sostanzia nel miglioramento continuo del ranking di Firenze dal 2020, un anno nel quale la performance della nostra area metropolitana non poteva non essere influenzata dalla particolare incidenza del Covid sull’economia del territorio.

Un risultato determinato in parte rilevante dalla ricchezza e vivacità dell’ambiente imprenditoriale, riflesso nel valore aggiunto prodotto, la performance relativa delle start up, la dimensione innovativa della città (primi nell’icity rank), ma anche dal livello e dalla qualità dei servizi ai cittadini e alle famiglie, la cultura e il tempo libero, il miglioramento di numerosi indicatori ambientali, i livelli di istruzione e di partecipazione al lavoro in particolare femminile, il tasso di imprenditorialità dei migranti, fattore chiave di una buona integrazione. A suggello, la prima posizione per aspettativa di vita alla nascita. Insomma un elevato livello di benessere.

C’è da domandarsi se non saremmo stati al primo posto assoluto se non fosse per l’unica dimensione apparentemente critica, quella relativa alla sicurezza, la cui misurazione tuttavia presenta numerosi limiti che penalizzano Firenze, non tenendo conto della popolazione presente non residente (turisti e pendolari), e il cui ranking migliora comunque di molte posizioni rispetto allo scorso anno.

A determinare il posizionamento apparentemente negativo conclude il presidente della Commissione Sviluppo economico Enrico Conti – contribuisce per paradosso una variabile latente assai positiva, quella relativa al civismo dei fiorentini, la loro propensione a rivolgersi alle forze dell’ordine e a denunciare, nella fiducia che la giustizia saprà rispondere, come alcuni di questi stessi indicatori ci dicono chiaramente. Tutto ciò aumenta il numero di delitti denunciati nel nostro rispetto ad altri territori a parità di delitti commessi.

Pur essendo dunque molto attenti agli aspetti potenzialmente critici, che sono stimolo a migliorarci continuamente, a non sederci sugli allori, non possiamo che essere orgogliosi dei risultati che la nostra città raggiunge alla luce di un’indagine seria, approfondita e multidimensionale come quella del Sole 24 Ore”.

Livorno è ampiamente sopra la media nazionale per quanto riguarda Cultura e Sport con un lusinghiero 12° posto su 107, per Ambiente e Servizi (40° su 107) e per la voce Affari e Lavoro dove ha una sensibile crescita (43° su 107).

Tiene bene sul fronte Ricchezza e Consumi dove c’è però un dato molto particolare che vede Livorno al primo posto nella graduatoria dei crediti attivi, ovvero prodotti finiti e fatturati ma non ancora pagati. Livorno sale anche nell’indicatore Demografia Società e Salute, rimanendo però al di sotto della media nazionale.

Sulla graduatoria complessiva incide come zavorra il quadro legato alla giustizia e alla sicurezza dove la provincia di Livorno non eccelle con un 92^ posto. Ottimo invece il 38° posto per quel che riguarda la classifica del Benessere delle Donne.

“Incameriamo con piacere – dichiara il sindaco Luca Salvetti - un altro segno + dalle classifiche che giungono in questo 2022 ma personalmente non mi accontento. Stiamo facendo un significativo lavoro in tutti i settori, in una città che partiva da un quadro piuttosto critico e vogliamo migliorare ancora, conservando e consolidando tutte le nostre voci virtuose e prendendo di petto quelle dove ancora i numeri non sono soddisfacenti.

Il tema giustizia e sicurezza va indagato attentamente insieme agli organi e gli enti competenti, da cui emergono dati che si basano soprattutto sul numero di denunce e quindi da un indice di fiducia nelle istituzioni. Cultura, sport, ambiente e qualità della vita delle donne sono il nostro fiore all’occhiello mentre accolgo con grande soddisfazione ciò che emerge sul fronte ricchezza e sul tema del lavoro”.

Nella classifica sulla qualità della vita pubblicata ogni anno da “IlSole24Ore” Pisa si piazza alla 10^ posizione, tra le prime città italiane dietro Bologna, al primo posto, seguita da Bolzano, Firenze, Siena, Trento, Aosta, Trieste, Milano, Parma. Pisa guadagna poi la 1^ posizione assoluta nella macro-categoria "Ambiente e servizi". Per Pisa si tratta del migliore risultato da quando è stata pubblicata la classifica nel 1990 (16^ nel 1990 e 14^ nel 1991). Nel 2021 si era classificata alla 22^ posizione, guadagnando così 12 posizioni in un anno.

«È una grande soddisfazione mia, della mia amministrazione essere tra le prime dieci città italiane per qualità della vita ma deve essere anche motivo di orgoglio per tutti i cittadini pisani – dice il sindaco di Pisa Michele Conti -. Il grande sforzo compiuto in questi anni dalla nostra città è stato determinante a far fare un balzo alla classifica a Pisa e provincia. Il traino del capoluogo, infatti, è ben visibile nella analisi dei 90 parametri presi a riferimento per la graduatoria. Peraltro, il dato è la conferma di un trend che dal 2018 è andato migliorando di anno in anno, segno che siamo stati sempre nella giusta strada».

«Sono molto soddisfatto anche della 1^ posizione nella categoria “Ambiente e servizi”, considerato che nel 2017 Pisa era scivolata alla 68^ posizione. Qui si trovano alcuni indicatori su cui abbiamo lavorato molto in questi anni, con importanti risorse investite, dalle piste ciclabili (l’ultima realizzata quella di via Bonanno a due passi da piazza Duomo per 1,12 km e la prima parte del viale delle Cascine), ai servizi per i bambini (abbiamo ottenuto 11 milioni di euro di fondi PNRR per realizzare e riqualificare 5 asili nido, 1 scuola secondaria inferiore e 1 palestra), alla illuminazione pubblica sostenibile (stiamo sostituendo tutti gli impianti con luci a led di ultima generazione) ai servizi digitali per i cittadini».

«Quando siamo entrati nel 2018 ci siamo trovati nella 54^ posizione, una delle peggiori di sempre. Da allora, ogni anno sono stati registrati miglioramenti, e oggi, con un balzo in avanti di 44 posizioni, siamo alla 10^ posizione. Ma non dobbiamo fermarci qui. Obiettivo nostro è far comprendere che Pisa è una città sempre più attenta alla qualità del buon vivere e che per fare il salto di qualità occorre il contributo sempre più convinto anche dei cittadini, il loro senso di appartenenza, l’orgoglio di vivere il quartiere e la città con le sue tradizioni, il senso civico per quanto riguarda il sostegno al volontariato, alla cultura, al sociale.

Pisa deve diventare sempre più una città moderna, intelligente, europea. Questo è il nostro modello di sviluppo, riuscire a tenere sullo stesso piano le grandi opere che abbiamo realizzato e stiamo realizzando in questi anni quanto l’attenzione al decoro urbano per le nostre piazze e le nostre strade, così come i rifacimenti dei marciapiedi e dei manti stradali. Tutto concorre a migliorare la vita di cittadini, giovani, anziani, studenti, lavoratori e imprese. Ora, tutti insieme dobbiamo fare tesoro di questo dato raggiunto e contribuire a migliorarlo ancora.

Ci sono grandi margini di miglioramento e abbiamo le capacità di farlo. La strada è giusta, andiamo avanti».

“La fotografia che emerge è quella di una provincia mediamente ricca, inserita in un territorio di pregio ambientale, culturale e di conoscenza diffusa, dotato di buoni servizi e di un capillare e variegato sistema di piccole e medie imprese, del turismo , della cultura e del tempo libero, che ne costituiscono l'asse portante” – dichiara il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli analizzando i dati del sole 24 Ore: “Questi dati ci dicono che l'argine agli effetti devastanti della pandemia è stato piuttosto efficace, almeno a confronto con il resto d'Italia.

Sul fronte ricchezza e consumi Pisa guadagna dieci posizioni, balzando ad un 40° posto, terza in Toscana dopo Firenze e Siena. Buono il dato sul reddito pro-capite (31°), eccellente quello sul consumo dei beni durevoli (8°), comunque soddisfacente quello sui depositi bancari (59°). Siamo nelle prime dieci provincie in Italia per start up innovative, 25° per formazione continua e per tasso di occupazione, 36° per numero di nuove aziende iscritte, 44° per qualità delle strutture ricettive, 49° per numero di infortuni sul lavoro”.

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