Publiacqua può fare a meno della multiutility?

L'assemblea dell'Autorità Idrica Toscana dovrebbe essere convocata entro il 20 novembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 Novembre 2025 22:35
Publiacqua può fare a meno della multiutility?

In Commissione Controllo, oggi, il Presidente di Publiacqua ci ha confermato che è probabile che venga convocata un'assemblea dell'Autorità Idrica Toscana entro il 20 novembre 2025, in tempo per evitare la pubblicazione del bando per il prossimo affidamento del servizio idrico, attualmente predisposto per una gestione con un socio privato al 30%.

"Ci ha spiegato che dal suo punto di vista non c'è bisogno di averlo. O meglio, che le competenze che al momento Publiacqua non ha al suo interno possono essere recuperate o acquistate sul mercato come servizio. In particolare ci ha spiegato che Ingegnerie Toscane si sta impegnando per sviluppare professionalità utili a processi di sviluppo su settori completamente nuovi per l'azienda, come quello delle acque meteoriche. Altro ambito su cui c'è interesse è quello del riuso dell'acqua -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Rispondendo alle nostre domande ha anche chiarito quali sono i contenziosi aperti di Publiacqua: sono due, tra cui un arbitrato e una vicenda che vede ACEA contestare l'operato dell'allora Presidente di Publiacqua Perini.

La liquidazione del privato dalla società è invece una vicenda che vede la multiutility (ALIA/Plures) come controparte di ACEA ed è probabilmente a quest'ultima a cui si è riferita la Sindaca parlando della necessità di attendere una sentenza prevista per inizio 2026.

Infine ci è stato spiegato che dal punto di vista di Publiacqua non ci sono ostacoli tecnici per immaginare di creare una nuova società con solo soci pubblici (senza ACEA o altri soci privati) che recupera personale, competenze e assetti, per poi partecipare alla prossima gara per la gestione del servizio idrico toscano. Non ci è sembrato entusiasta di questa ipotesi, ma non ci sembrano così rilevanti le difficoltà che deriverebbero da un cambio di logo, nel caso nasca una nuova Publiacqua, con differente nome.

Approfondimenti

Anche oggi abbiamo cercato di fare chiarezza. A Publiacqua non serve la multiutility e non servono soci privati. Alla multiutility invece serve l'acqua ed è per questo che il centrosinistra non metterà mai in discussione davvero l'architettura che sta dietro alla creazione di Plures. Noi riteniamo che alla fine la quotazione in borsa era la risposta all'esposizione debitoria di chi si occupa sul territorio dei servizi ambientali. Venuta meno quella è aumentata l'esposizione debitoria con le banche. L'acqua serve come garanzia. Quindi si dibatte sulle conseguenze dei problemi, invece che sui problemi. Noi continuiamo a ribadire la posizione di Sinistra Progetto Comune: fermare subito il progetto multiutility e raccontare le cose come stanno alla cittadinanza, per immaginare risposte di prossimità, sostenibili e attente ai beni comuni, invece che ai dividendi e al profitto".

“Il consigliere Palagi sostiene che l'unica ragione di Plures sarebbe stata quella di sanare l’esposizione debitoria di Alia. Peccato che oggi sia uscito il rating di Standard & Poor per quanto riguarda la solidità finanziaria di Plures/Alia che assegna un punteggio di eccellenza a Plures, il più alto delle società Toscane che si sottopongono alla valutazione.

L’operazione multiutility serve invece a tutt’altro, ma sembra inutile spiegarlo a Palagi. Come si dice: non c’è miglior sordo di chi non vuol sentire. Riproviamoci. Serve innanzitutto a mantenere la governance pubblica degli enti locali toscani sulle principali aziende di servizio pubblico della Toscana centrale, evitando di cadere nelle braccia delle grandi utility del centro-nord e di pagare i loro servizi con i soldi dei toscani. Serve poi a realizzare quelle economie di scala e di scopo fondamentali per migliorare la capacità di investimento in qualità dei servizi e ad aumentarne la sostenibilità ambientale. Serve in ultima analisi a migliorare la vita dei cittadini e la competitività delle imprese toscane” dichiara il consigliere del Partito Democratico Enrico Conti, vice presidente della Commissione controllo.

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