Prima i giovani: gli educatori di strada sbarcano al Galluzzo

Il servizio è rivolto ai giovani dai 14 ai 25 anni. La presidente Q3 Perini: "Diamo priorità alle nuove generazioni"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 marzo 2021 19:51
Prima i giovani: gli educatori di strada sbarcano al Galluzzo

“Un risultato importante essere riusciti ad attivare l'educativa di strada nel quartiere 3. Questo momento storico di pandemia, che ha visto i nostri adolescenti inattivi, ci ha obbligati a pensare a spazi e ad attività per i nostri giovani a cui stiamo dando priorità nel governo del quartiere. Insieme a Tommaso Coppolaro, presidente della commissione giovani e sport del quartiere 3, siamo soddisfatti e pensiamo che aiutare i ragazzi a fare un percorso educativo calibrato sulle loro passioni e potenzialità è fondamentale per il bene di tutta la comunità”. Con queste parole Serena Perini, presidente del Quartiere 3 Gavinana-Galluzzo, ha presentato alla Pioppeta del Galluzzo l'iniziativa che vede protagonisti gli educatori di strada. Una novità importante.

L'obiettivo dell'amministrazione comunale è 'riagganciare' i giovani sul territorio cittadino, nei luoghi che frequentano di più. Per prevenire il disagio e non solo. Così, dopo l’inaugurazione lo scorso settembre del centro giovani GAV_Gavinuppia, lo storico spazio di via Gran Bretagna oggi rinnovato e gestito da Uisp Firenze, è ora attivo sul territorio il servizio di educativa di strada a cura della Cooperativa sociale Coop21. Le educatrici della cooperativa hanno cominciato con la mappatura delle compagnie del Quartiere 3 e dei loro luoghi di ritrovo: piazza Gino Bartali, piazza Elia dalla Costa, Sorgane, la pioppeta in via Campi Lunghi lungo il fiume Ema al Galluzzo. E proprio ieri l'assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione e la presidente del Quartiere 3 Serena Perini le hanno incontrate alla pioppeta del Galluzzo.

L’educativa di strada si rivolge a gruppi spontanei di adolescenti e giovani nei luoghi naturali di ritrovo. L’obiettivo è costruire una relazione significativa con i ragazzi, in maniera da sviluppare insieme a loro idee, progetti, iniziative che li facciano sentire soggetti attivi, autonomi, capaci di una socialità attiva all’interno della comunità di riferimento.

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“Vogliamo riaprire un dialogo con ragazzi che hanno bisogno di essere ascoltati – ha sottolineato l'assessore Guccione – un servizio tanto più necessario in un momento come questo nel quale la pandemia ha aggravato la situazione di fragilità psicologica ed educativa di molti giovani, rendendo il loro bisogno di essere ascoltati ancora più urgente”.

Conoscere i gruppi, entrare in relazione con le ragazze e i ragazzi che ne fanno parte, consente agli educatori di strada di intervenire sui comportamenti a rischio. Ma anche di conoscere gli interessi e le potenzialità di ogni componente del gruppo.

Durante la mappatura dei luoghi di ritrovo dei giovani nel quartiere sono stati organizzati incontri con artisti come il collettivo 400_Drops, writers fiorentini, o i GLZ Family, cantanti rap-trap del Galluzzo. L’utilizzo dei linguaggi espressivi dei giovani, cioè la street art e la musica rap, consente di entrare più efficacemente in relazione con i ragazzi e di sviluppare forme di coinvolgimento e progettazione comuni.

“Promuovere la creatività e il talento giovanili – ha aggiunto Guccione – sono obiettivi propri anche dell’amministrazione comunale, che da diversi anni ha individuato spazi destinati alla street art “liberi”, dove si possono esprimere la creatività e il talento dei writers, anche in un’ottica di educazione ad un corretto utilizzo dei beni comuni e di riqualificazione degli spazi pubblici urbani. Il compito più alto di una comunità è quello di trasformare il potenziale delle nuove generazioni in produzione di valore collettivo e di crescita culturale per tutta la comunità”.

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