Firenze, 12-3-2025 - Dal 10 marzo al 16 marzo, Federconsumatori celebra in tutta Italia la settimana del consumatore: presso le sedi agli sportelli si possono trovare l’esperienza e la preparazione consulenti per informare e formare i cittadini sui loro diritti. Le richieste di consulenza, i reclami e le segnalazioni provenienti da tutti i territori della regione Toscana, evidenziano come il problema che ha toccato il maggior numero di consumatori nel 2024 sia stato il metodo di vendita aggressivo e sleale nei contratti di energia/telefonia; al secondo posto ci sono le truffe bancarie con tutte le loro diramazioni; in terza posizione figurano le controversie riguardanti acquisti e consumi.
Questo è quanto emerge dal bilancio annuale della Federconsumatori Toscana. In totale, i reclami trattati da gennaio a dicembre del 2024 sono stati 13924, così divisi in base all’età dell’utente: 1271 dai 18 anni ai 29 anni; 2385 dai 30 anni ai 39 anni; 2753 dai 40 anni ai 49; 2403 dai 50 ai 59 anni; 2803 dai 60 anni ai 69 anni; 2309 dai 70 anni in su.
Ecco le cause più frequenti:
PRIMO POSTO (37%): PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE, BOLLETTE TRUFFA
I reclami hanno riguardato metodi di vendita scorretti. Fra le pratiche aggressive e ingannevoli si distinguono in particolare gli abbonamenti online o via Sms che vengono sottoscritti inconsapevolmente da molti consumatori, le cui condizioni non sono spiegate in modo chiaro. Talvolta quelle che paiono offerte gratuite sono invece sottoscrizioni di un abbonamento a pagamento. Da anni, purtroppo, si è diffuso il malcostume delle truffe che coinvolgono il mercato libero dell’energia. Tra le tipologie che contraddistinguono questi comportamenti scorretti è opportuno ricordare innanzitutti le truffe tramite call center: usualmente si viene contattati da un numero sconosciuto che propone soluzioni contrattuali particolarmente vantaggiose per la fornitura della luce e del gas.
Inoltre, è possibile che l’operatore chieda di poter registrare la telefonata durante la quale è richiesta l’accettazione delle condizioni contrattuali proposte. E poi ricordiamoci il monito “mai dire di sì al telefono”. L’ennesima truffa che passa dal telefono: un operatore di un fantomatico call center chiama, domandando, ad esempio, se sei il Signor Ferrari. Una volta registrato il sì come risposta alla domanda apparentemente innocente, il file audio verrà montato ed utilizzato per far sembrare che in realtà la vittima abbia dato il suo consenso all’attivazione di un contratto per la fornitura di luce e gas, ad esempio.
State dunque ben attenti e, se proprio volete confermare la vostra identità, nel momento in cui al telefono vi si chiede se siete effettivamente il signor Ferrari, un semplice “sono io” vi eviterà problemi.
SECONDO POSTO (22%): TRUFFE BANCARIE
Le truffe bancarie, in particolar modo quelle iniziate spesso con un messaggio sul cellulare, avevano come conseguenza quella di svuotare i conti dei risparmiatori. Questo genere di truffe hanno colpito la popolazione indistintamente dall’età. E’ molto importante ricordarsi di non fornire mai le proprie credenziali di accesso all’home banking ma, nel caso in cui si fosse vittima di una truffa, non bisogna scoraggiarsi, ma farsi supportare da associazioni, che da anni si battono per la tutela del risparmio.Il phishing rappresenta la nuova frontiera delle frodi informatiche.
Ai nostri sportelli arrivano numerose segnalazioni di consumatori caduti vittima di questa truffa. Si riceve una mail apparentemente proveniente da una banca o da una società emittente carte di credito. Una volta ottenuti i dati, i truffatori effettuano operazioni bancarie ai danni dell’ignara vittima. La raccomandazione è di non inserire i propri dati su siti internet che vi sono stati inviati tramite messaggi. Contattare la banca è la cosa migliore per assicurarsi che la comunicazione arrivi veramente da loro.E poi cè il vishing, il pericolo che viene dal telefono.
Arriva una telefonata da un numero che pare appartenere alla propria banca. Quando la vittima risponde, le vengono chiesti i codici operativi del proprio conto corrente. Una volta ottenuti, i truffatori sottraggono all’ignaro utente migliaia di euro. Nessun istituto di credito vi chiederà i vostri codici operativi (sono personali e alla banca non occorrono), tanto meno lo farà al telefono.
TERZO POSTO (21%): CONTROVERSIE CONTRATTUALI RELATIVE AI CONSUMI (GARANZIA, FATTURAZIONE, CONSEGNA)
Sono problematiche riguardanti i contratti sottoscritti dai consumatori, con segnalazioni. Non sono mancati i casi di prodotti ordinati online e consegnati soltanto dopo lunghi ritardi, oppure non consegnati affatto. Spiccano quest’anno i problemi generati dal rifiuto da parte dei produttori di riconoscere la garanzia, prassi che sembra essersi consolidata presso diverse aziende. Rientrano in questa categoria le truffe case vacanze. La vacanza rovinata è purtroppo uno degli argomenti più ricorrenti tra le segnalazioni che giungono ai nostri sportelli al rientro dalle vacanze.
Al momento di scegliere dove trascorrere le vacanze, tra i tanti annunci di case vacanze veritieri, ci sono anche alcuni tentativi di truffa. Le case che vengono mostrate nell’annuncio fraudolento in realtà non esistono. Poi c’è la vendita di merce contraffatta. L’era digitale ha creato tante risorse, ma anche nuovi problemi per l’Antitrust e per chi si occupa di contraffazione delle merci. Pagine Instagram, gruppi Facebook, e-shop: praticamente ovunque è possibile trovare merce che sembra a tutti gli effetti originale, ma non lo è.
Ci si ritroverà a spendere svariate centinaia di euro per una borsa falsa che ne varrebbe poche decine
Infine, il capitolo centri, farmaci e prodotti dimagranti. Non sono poche le denunce per pillole e integratori che promettono di perdere tanti chili in pochi giorni in modo totalmente “salutare”. Queste sostanze non sono affatto healthy, tendono a disidratare e affaticare i reni e il fegato. I venditori sono sempre meno regolamentati, si annidano nei gruppi Facebook e si presentano con una millantata autorità, dando informazioni ingannevoli sui prodotti che vendono. Nella migliore delle ipotesi si spenderanno solo soldi inutili, nella peggiore si danneggerà non poco la propria salute.