Sul Rearm Europe la sinistra fiorentina è in stato confusionale

E la sezione di Firenze contesta all’Anpi nazionale l’adesione alla manifestazione pro-Ucraina del 15 marzo a Roma

Nicola
Nicola Novelli
10 Marzo 2025 07:25
Sul Rearm Europe la sinistra fiorentina è in stato confusionale

FIRENZE- Quest’anno ricorrono i 100 anni dalla caccia all’antifascista per le strade di Firenze (settembre-ottobre 1925), 80 anni dal 25 Aprile e 50 circa dalla stagione del terrorismo politico che insanguinò anche la nostra città. Eppure la distanza temporale sembra annebbiare la memoria proprio di coloro che dovrebbero tenerla viva. Ci riferiamo alla presa di posizione dalla sezione fiorentina dell’Anpi che contesta l’adesione nazionale della propria organizzazione all’appello di Michele Serra in difesa dell’Ucraina e non intende partecipare alla manifestazione indetta a Roma per sabato 15 marzo.

Motivo del contendere tra i fiorentini e il vertice nazionale dell’Anpi il sostegno al piano di finanziamento appena lanciato dall’Unione europea, sotto il nome di Rearm Europe. Quella per le armi è un’autentica idiosincrasia dell’Anpi Firenze. Le armi che furono l’ossessione per i partigiani fiorentini, che a Montemorello e Poggio Valicaia si batterono con armi leggere contro quelle pesanti della Wehrmacht, riportando dolorose perdite. Così coloro che se ne professano gli eredi stanno tradiscono i principi guida animati dai quali i loro nonni diedero la vita per la nostra libertà.

Oggi la sinistra fiorentina che si dichiara erede dei partigiani liberatori in armi la nostra città si oppone al riarmo dei paesi europei a protezione delle mire imperialiste del regime di Vladimir Vladimirovič Putin. E baratterebbe la tregua con il diritto all’autodifesa dell’Ucraina dove è “arrivato l’invasor”. 80 anni di propaganda sovietica dentro il Partito comunista italiano hanno potuto inculcare in intere generazioni una visione a due colori che non scema nemmeno nell’ultimo quarto di secolo, da quando Mosca è controllata da un autocrate che espande in tutti i modi le proprie mire sull'Europa, finanziando partiti che propugnano tesi nazi-fasciste, come quello di Viktor Orbán in Ungheria e Afd, che fa proseliti proprio nei lander della ex Germania Est.

Approfondimenti

Ma è soprattutto l’odio pregiudiziale per gli Usa il paradosso della sinistra fiorentina. Per la quale, dal dopoguerra a oggi gli Stati uniti d’America hanno rappresentato sempre l’impero del male, persino quando alla Casa bianca sedevano figure del calibro di John Fitzgerald Kennedy, Jimmy Carter, o Barack Obama. E non avendo ancora dismesso quel cappuccetto rosso sovietico, ora non può avere una visione nitida. E ha smesso di “gridare al lupo” proprio adesso che un brando di lupi si aggira indisturbato tra i palazzi di Washington.

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