Giornata di mobilitazione della Fai-Cisl per porre all’attenzione della politica e delle Istituzioni l’assoluta necessità di azioni efficaci per il settore agro-alimentare e ambientale.
Presidio regionale, venerdì mattina 30 Gennaio, dei lavoratori dell’agro-alimentare e dell’ambiente a Firenze, in via Cavour, davanti alle sedi del Consiglio Regionale e della Prefettura, per richiamare l’attenzione sul settore ‘primario’, che sarà al centro dell’Expo universale, ma che la nostra politica troppe volte ignora o gestisce senza attenzione alle tante realtà che lo fanno vivere.L’iniziativa, promossa dalla Fai-Cisl regionale, rientra in una mobilitazione che si svolgerà in contemporanea in tutta Italia e che porterà nel centro di Firenze, dai quattro angoli della Toscana, delegazioni di operai agricoli, alimentaristi, forestali e tecnici delle associazioni allevatori, di lavoratori che si occupano dell’ambiente e della sua tutela o impegnati nella lotta al dissesto idro-geologico.Il presidio prenderà il via alle ore 9 e proseguirà per tutta la mattinata con la richiesta di incontro ai rappresentanti delle istituzioni regionali e al Prefetto.
A loro, ma anche ai cittadini che passeranno da via Cavour, verrà consegnato un volantino con le richieste, concrete e dettagliate, che la Fai avanza verso il Governo nazionale e la Regione Toscana.”“Vogliamo in primo luogo che il Governo ci ascolti” dice Giampiero Giampieri, della Fai-Cisl Toscana. “Senza ascoltare le rappresentanze di chi davvero vive il settore non si va lontano e si rischiano errori che questo delicato comparto non si può permettere.
Chiediamo attenzione al territorio e la valorizzazione di chi ci lavora, recuperando così la dignità del lavoro e ripulendolo da fenomeni di irregolarità e illegalità purtroppo diffusi.”“Alla Regione –continua Giampieri- diciamo che occorre creare una ‘governante’ efficiente ed efficace per il settore forestale, in cui si è fatta ormai drammatica la situazione dovuta al blocco del turn-over. Vista poi la legge regionale (79/2012) per il riordino dei Consorzi di bonifica, con il passaggio da 13 a 6, occorrere permettere ai Consorzi stessi di sfruttare al meglio le maestranze che sono il loro valore primario, a partire da una tempestiva ricollocazione del personale.”In allegato il volantino che verrà distribuito.