Firenze, 15 settembre 2014 – “Il no ai sequestri arrivato dalla Cassazione non ci sorprende affatto. E rafforza in noi la convinzione che il nostro ruolo non può essere riconducibile a quello legato all’ordine pubblico” così Andrea Angelini, vicepresidente Fipe-Confcommercio Firenze, commenta le motivazioni con cui la Cassazione ha bocciato il ricorso della procura sull’annullamento dei provvedimenti. Secondo il nuovo Patto per la Notte gli esercenti dovrebbero controllare anche l'esterno dei locali per garantire la pulizia dell'arredo urbano scongiurando, sperano i residenti, anche la presenza di bicchieri e bottiglie ed eventuali orinatoi a cielo aperto lungo i portoni delle abitazioni.“Noi siamo responsabili solo di quel che avviene all’interno dei nostri locali”, ribadisce Angelini, ricordando però “gli ingenti danni subiti dai locali per i sequestri”.
Senza contare il fatto che “qualcuno ha addirittura perso il posto di lavoro”. “Tutto questo – assicura Angelini, - non va però ad intaccare gli impegni recentemente presi con la firma del Patto per la Notte. Vogliamo essere responsabili fino in fondo e svolgere un ruolo che, oltrepassando quello del gestore pure e semplice, è capace di dare un forte contributo in termini di civiltà e decoro grazie anche agli steward”. “Certo – la conclusione, - siamo ben consapevoli dei nostri diritti e doveri.
Possiamo solo collaborare con le Forze dell’ordine per quanto riguarda ciò che avviene all’esterno degli esercizi”.