Un vasto progetto per ricordare Giovanni Battista Lulli (Firenze 1632 - Parigi 1687), grande compositore oggi quasi completamente dimenticato, è quello ideato da due musicisti che lo hanno coltivato e amato, Federico Maria Sardelli e il suo discepolo Samuele Lastrucci, che avrà come anteprima l’esecuzione dell’ultima opera di Lulli al Maggio Musicale Fiorentino il 4 luglio e che proseguirà con giornate di studi, produzioni di concerti e opere, incisioni discografiche e anche la costituzione di un Istituto a suo nome. I partner del progetto sono il Centre de Musique Baroque de Versailles, il Comune e la Città Metropolitana di Firenze, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, l'Institut Français di Firenze, l'Università di Firenze, l'orchestra barocca Modo Antiquo e l'ensemble I Musici del Gran Principe.
Lulli è stato uno dei più importanti compositori della storia: creatore di un nuovo linguaggio, di un nuovo modo di suonare (sua è la paternità dell'orchestra in senso moderno), di nuovi generi musicali. La sua influenza in Europa è stata forte e ininterrotta sino alla Rivoluzione Francese. Il catalogo delle sue opere è impressionante e ha influenzato centinaia di compositori. Lulli è, assieme a Monteverdi, il musicista più importante e influente del Seicento. Paradossalmente, a fronte di una tale grandezza, l'Italia si è dimenticata di lui. Ancora eseguito e ricordato in Francia, Lulli è pressoché assente dal circuito concertistico, teatrale, discografico e didattico italiano.
“Un vuoto che deve essere colmato - afferma il sindaco Dario Nardella - e che vede il Comune in prima linea con questo progetto che parte dalla sua città natale e che vuole farci di nuovo familiarizzare con la sua musica e la sua figura. Grazie al teatro del Maggio per lo sforzo nell’allestimento speciale di questa produzione che chiuderà il programma operistico dell’84/esima edizione del Festival”.
Il Progetto Lulli nasce nel 390° anniversario della sua nascita e nel 100° anniversario della prima grande manifestazione sul barocco a Firenze, a Palazzo Pitti, nel 1922. L’appuntamento del 4 luglio con Acis et Galatée al Maggio Musicale Fiorentino segna il ritorno di Lulli a Firenze e per l’occasione l’Orchestra del Maggio è stata appositamente fornita di copie fedeli di strumenti antichi in grado di restituire le sonorità originali. Si tratta di un investimento coraggioso che fa del Maggio una delle Fondazioni liriche più all'avanguardia d'Italia per l'interpretazione del repertorio barocco.
Sardelli e Lastrucci desiderano valorizzare tramite il progetto Lulli due luoghi simbolo della civiltà barocca: il Salone degli Specchi "Luca Giordano" di Palazzo Medici Riccardi e il Parco Mediceo di Pratolino. Ogni anno, il 28 novembre, nell'anniversario del compositore il Salone ospiterà una giornata di studi con concerto finale. In estate invece un grande evento musicale ai piedi del Gigante dell'Appennino porterà il repertorio lulliano al grande pubblico restituendo così a Pratolino l'originale compito di accogliere e diffondere la musica barocca. La cerimonia di costituzione dell’Istituto intitolato a Lulli sarà invece a settembre nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio.
FEDERICO MARIA SARDELLI
Direttore, musicologo, compositore, flautista. Fonda nel 1984 l'orchestra barocca Modo Antiquo con cui svolge attività concertistica in tutta Europa sia in veste di solista che di direttore, presente nei maggiori festival di musica antica. È ospite delle maggiori sale d’Europa, come il Concertgebouw di Amsterdam o il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi. Federico Maria Sardelli è direttore principale ospite dell'Orchestra Filarmonica di Torino. È invitato come direttore in numerose altre orchestre, come il Gewandhaus di Lipsia, la Staatskapelle Halle, la Kammerakademie Potsdam, la Real Filarmonia de Galicia, il Maggio Musicale Fiorentino, l'orchestra della Fondazione arena di Verona, l'Orchestra da Camera di Mantova, l'orchestra dei Pomeriggi Musicali, etc.
Federico Maria Sardelli incide per Naïve e Deutsche Grammophon. Ha al suo attivo più di quaranta incisioni discografiche, sempre in veste direttore e di solista. La sua ricostruzione e prima incisione dei Concerti Grossi op. VI di Corelli con strumenti a fiato ha costituito un evento nel panorama della musica antica. Nel Febbraio del 1997 ha ricevuto a New York, per il suo disco Vivaldi, Concerti per molti Stromenti, la nomination ai Grammy Awards, il massimo riconoscimento per l'attività discografica; nel 2000 una seconda nomination è giunta a premiare la sua ricostruzione dei Concerti Grossi di Corelli.
Federico Maria Sardelli è un protagonista della rinascita del teatro musicale vivaldiano dei nostri tempi: sue sono le prime rappresentazioni, incisioni ed edizioni mondiali di numerose opere vivaldiane inedite. Le sue incisioni discografiche sono sostenute dalla Westdeutscher Rundfunk Köln (WDR). Nel 2005, presso il Concertgebouw di Rotterdam, ha diretto la prima mondiale dell’opera Motezuma di Vivaldi, riscoperta dopo 270 anni. Nel 2006 ha diretto la prima ripresa mondiale dell’opera L’Atenaide di Vivaldi al Teatro della Pergola di Firenze.
Nel 2007 è stato direttore principale dell’HändelFestspiele di Halle, dove ha diretto l’opera Ariodante. Nel 2009 ha diretto ed inciso la prima mondiale del Modo alla Rovescia di Salieri, nel 2010 il Giasone di Francesco Cavalli alla Vlaamse Opera e l'Alcina di Handel al Teatro Municipal di Santiago del Cile, nel 2011 il Ritorno di Ulisse in Patria. Nel 2012 ha inciso in prima mondiale le ultime 8 scoperte vivaldiane (New Discoveries II, Naïve) e diretto in prima mondiale il nuovo Orlando Furioso di Vivaldi da lui riscoperto e ricostruito (Festival di Beaune, disco Naïve).
È membro del comitato scientifico dell'Istituto Italiano Antonio Vivaldi presso la Fondazione G. Cini di Venezia, per il quale ha pubblicato il volume La musica per flauto di Antonio Vivaldi (Olschki, 2002) che è stato tradotto in inglese da Michael Talbot (Ashgate, 2007). Sempre per conto dell’Istituto ha creato e dirige la collana di musiche in facsimile «Vivaldiana», edita da SPES. Numerosissime sono le sue pubblicazioni musicali e musicologiche, edite da Bärenreiter, Ricordi, SPES, Fondazione G.
Cini. Nel luglio 2007 Peter Ryom lo ha incaricato di continuare la sua monumentale opera di catalogazione della musica di Antonio Vivaldi e da quel momento Federico Maria Sardelli è il responsabile del Vivaldi Werkverzeichnis (RV). Il 28 novembre 2009 la Regione Toscana lo ha insignito, «per l'eclettismo artistico e lo spessore culturale evidenti», della sua più alta onorificenza, il Gonfalone d'Argento. Nel 2012 è apparso il suo Catalogo delle concordanze musicali vivaldiane (Fondaz. G. Cini/Olschki).
Federico Maria Sardelli è anche pittore, incisore ed autore satirico; ma questa è un’altra storia.
SAMUELE LASTRUCCI
Classe 1994, è un direttore d'orchestra specializzato in interpretazioni storicamente informate, leader dell'ensemble I Musici del Gran Principe, conferenziere, curatore e collezionista d’arte formatosi tra Firenze e Parigi. A cura del suo ensemble sono molte prime esecuzioni italiane o assolute tra le quali la serenata vivaldiana "La Gloria e Imeneo" RV 687, il mottetto "Alleluia" di Giacomo Antonio Perti nell'edizione critica di Francesco Lora, i "Concerti Spirituali" opera III di Alessandro Melani, i salmi concertanti di Azzolino Bernardino della Ciaja, i "Moduli Quatuor Vocibus" e i "Responsori per la Settimana Santa" di Giovanni Maria Casini.
Il 9 febbraio 2021 ha diretto i suoi Musici del Gran Principe nella prima esecuzione in tempi moderni dell'Ercole in Tebe di Jacopo Melani e Andrea Moniglia al Teatro della Pergola di Firenze. Tra il 2015 e il 2020 ha diretto la rassegna toscana di musica antica Da Vinci Baroque Festival e dal 2018 è Maestro di Cappella della chiesa in rito tridentino dei Ss. Michele e Gaetano di Firenze. Nel 2019 ha inciso in prima mondiale i "Concerti spirituali" opera terza di Alessandro Melani per l'etichetta Brilliant Classics, sono di prossima pubblicazione l’album “Hommage à Lully” con inediti in stile barocco francese di Federico Maria Sardelli per NovAntiqua Records e un album per Glossa dedicato al castrato fiorentino Gaetano Berenstadt interpretato da Filippo Mineccia.
Come direttore ospite o alla testa del suo ensemble collabora regolarmente con festival nazionali ed internazionali (Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Ravenna Festival, O flos colende, Festival Regionale di Musica Sacra del Trentino, Suoni d’Arte Festival, Alessandria Barocca, Festival Musica Sibrii, Alpirsbach festival für Alte Musik etc.) in veste di esperto di storia medicea partecipa a seminari e conferenze (Giornata di Studi "Celestis Origo" Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze 2021, “La musica dei cavalieri stefaniani in età barocca” Istituzione dei Cavalieri di S.Stefano a Pisa 2022, Ciclo di lezioni "La musica dei Medici" premio Festa della Toscana 2018, "Leonardo da Vinci e la musica: la figurazione delle cose invisibili" per Genio e Poesia alla Biblioteca Leonardiana di Vinci 2019 etc.) è inoltre curatore di mostre d'arte e autore di articoli specialistici ("Il mecenatismo musicale mediceo" in Atti del convegno "Le vie dei Medici", Innocenti Editore, 2019; “Les Goûts réunis: contaminazioni musicali alla corte della Grande-Duchesse” in Atti del convegno “Celestis Origo”, FAMLM, 2021, etc.).
Dal 2019 è direttore del Museo de' Medici di Palazzo Sforza Almeni a Firenze. Lastrucci ha studiato prassi e concertazione barocca presso la Scuola di Musica di Fiesole e si è perfezionato nel repertorio barocco francese al Centre de Musique Baroque de Versailles. Dal 2018 è assistente di Federico Maria Sardelli in tutti i più importanti festival e teatri italiani.