Sono cinque i provvedimenti interdittivi antimafia adottati, ai sensi del Codice Antimafia, dal Prefetto, Adriana Cogode, tra maggio e giugno scorsi, nei confronti di altrettante aziende operanti nel territorio pratese nell’ambito del trasporto e dello smaltimento di rifiuti, settore notoriamente a rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata ed avente un impatto molto forte sull’ambiente, oltre che sulla salute dei cittadini. I provvedimenti sono stati decisi all’esito di un’articolata attività istruttoria, svolta anche grazie al prezioso contributo del “Gruppo interforze antimafia” - coordinato dalla Prefettura e composto dai rappresentanti della DIA, della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza - che ha restituito un quadro indiziario da cui è emersa la sussistenza di elementi sintomatici di un pericolo di infiltrazione da parte della criminalità organizzata. In particolare, con riferimento alla tutela dell’ambiente, l’attenzione dello Stato per i fenomeni illeciti che possono interessare l’intero ciclo della gestione dei rifiuti è massima e lo strumento delle interdittive antimafia permette, non solo di preservare – in via anticipata - l’interesse pubblico alla salubrità ambientale, ma anche di prevenire l’ingresso nel sistema economico di soggetti portatori di interessi criminali che pregiudicano la libertà di iniziativa economica, alterando i principi di libera concorrenza a discapito dell’economia sana del territorio. Altri 9 sono i provvedimenti interdittivi adottati dalla Prefettura a partire dal 1° gennaio 2021: 3 nel settore edile, 1 in quello industriale, 5 nei confronti di attività commerciali. Le attività di approfondimento e monitoraggio della Prefettura proseguono per mantenere alta la soglia della prevenzione antimafia e tenere il territorio quanto Prefettura di Prato Ufficio Territoriale del Governo più possibile al riparo dal rischio di contaminazione da parte di imprese riconducibili alla sfera di influenza della criminalità organizzata, riservando anche particolare attenzione alle numerose attività correlate al PNRR.
Interdizione antimafia a cinque aziende operanti nel settore rifiuti
Prato non è indenne dalla presenza della criminalità organizzata