Inizio del conclave mercoledì 7 maggio

Da quel giorno, i cardinali elettori si riuniranno nella Cappella Sistina per scegliere il successore di Papa Francesco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 Aprile 2025 16:56
Inizio del conclave mercoledì 7 maggio

Decisa la data di inizio del conclave per eleggere il nuovo papa: sarà mercoledì 7 maggio 2025. Da quel giorno, i cardinali elettori si riuniranno nella Cappella Sistina per scegliere il successore di Papa Francesco, scomparso il 21 aprile 2025.

I cardinali elettori sono 135, provenienti da 71 paesi. Voteranno segretamente, con una maggioranza di due terzi necessaria per l'elezione del nuovo papa.

Il presidente del Consiglio comunale Cosimo Guccione ha ricordato così il Papa dopo alcune dichiarazioni sul 25 aprile 

“Cara Sindaca, cari consiglieri e care consigliere, membri della giunta.

Pochi giorni fa abbiamo celebrato insieme il 25 aprile, la Liberazione dell’Italia dall’oppressione nazifascista: ovvero la giornata che ha ridato al nostro Paese la speranza, la libertà e la dignità. Il 25 aprile, così come anche l’11 agosto per la nostra città, è il giorno in cui rendiamo omaggio al coraggio di donne e uomini che hanno lottato, spesso sacrificando la propria vita, per consegnarci una Repubblica fondata sui principi della democrazia, della giustizia e della solidarietà. Voglio ringraziare davvero la Sindaca per aver invitato Aldo Cazzullo a celebrare, con noi, in Piazza della Signoria, la librazione. Il suo intervento ha avuto la rara capacità di unire i punti della storia con un filo rosso che partiva dal 1400 per arrivare ai giorni nostri.

Quest’anno, tuttavia, questo momento ha assunto un significato ancora più profondo e commosso: ci siamo ritrovati infatti anche a commemorare la scomparsa di Papa Francesco, una figura che ha segnato in modo indelebile il nostro tempo. Papa Francesco, con la forza mite della sua parola e con l’esempio della sua vita, ha richiamato costantemente il mondo ai valori fondamentali che ritroviamo anche nell’eredità della Resistenza: la dignità della persona, la difesa dei più deboli, la pace come bene supremo, l’attenzione agli ultimi e agli scartati. La libertà che oggi celebriamo non è solo assenza di oppressione; è la libertà che si realizza pienamente nella giustizia sociale, nella fraternità tra i popoli, nel rispetto della dignità di ogni essere umano. Una sottolineatura ci tengo a farla parlando di fraternità tra i popoli.

L’immagine, straordinaria, dell’Arcivescovo di Firenze, l’Imam e il Rabbino che insieme espongono il lutto sul balcone di Palazzo Vecchio è qualcosa di assolutamente inimmaginabile alcuni anni e decenni fa ad evidenza del messaggio di Papa Francesco e del costante dialogo interreligioso della nostra città.

Grazie alla Sindaca per aver promosso questa iniziativa. Come cittadino e come rappresentante delle istituzioni, mi sento oggi di poter dire che i valori della Resistenza e il magistero di Papa Francesco si parlano, si intrecciano, si illuminano a vicenda. Entrambi ci chiedono di non cedere mai all’indifferenza, di non rassegnarci davanti alle ingiustizie, di credere ancora – ostinatamente – nella possibilità di costruire una società più giusta, più solidale, più umana. Firenze, città di cultura, di dialogo e di pace, è chiamata a essere testimone viva di questa eredità. Oggi più che mai, nella memoria della Liberazione e nel ricordo di Papa Francesco, rinnoviamo il nostro impegno per un futuro dove nessuno sia escluso, dove i diritti di tutti siano riconosciuti e protetti, dove la politica sia davvero servizio e non potere”. 

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