Il pianista Michele Campanella a Firenze

ADMFI: la Stagione Concertistica 2015-16

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2015 19:55
Il pianista Michele Campanella a Firenze

Domenica 27 settembre 2015 alle 17 l'Operazione Mato Grosso e l'Associazione Don Bosco 3A onlus, in collaborazione con il Comune di Scandicci, organizzano il concerto di beneficenza per pianoforte del Maestro Michele Camapanella, presso il Nuovo auditorium di Scandicci (piazza Resistenza, fermata tramvia Resistenza). Scopo della manifestazione è quello di sostenere le missioni in America Latina del movimento di volontariato dell'Operazione Mato Grosso di Padre Ugo De Censi, presente in Toscana e in particolare a Firenze e circondario. Padre Ugo De Censi, salesiano, è partito per il Perù a 52 anni, dopo una lunga attività con tanti giovani e famiglie che lo hanno aiutato ad animare l’Operazione Mato Grosso.

“Negli anni vissuti in Italia” dicono gli organizzatori, “Padre Ugo ha cercato di far emergere sempre più le vere tensioni che animano i giovani, il che ha contribuito a dare all’operazione Mato Grosso una caratteristica profondamente educativa, oltre che di concretezza nell’impegno per i poveri”.Il concerto è organizzato non solo per la raccolta di fondi destinati al progetto, “ma anche per far conoscere il valore sociale e morale del grande lavoro che i volontari dell'Operazione Mato Grosso svolgono in missione?, in silenzio e con grande spirito di sacrificio per i più poveri dell'America Latina, spesso anche trascorrendo le loro ferie proprio lì per dedicarle ai più bisognosi”.Sulla Sierra andina peruviana, a 3400 mt.

di altezza, costruite e seguite dai volontari dell’operazione Mato Grosso, ci sono attualmente oltre 100 missioni che offrono gratuitamente servizi importanti, come quelli educativi (oratori, scuole di formazione professionale per falegnami, scultori, restauratori, magliaie e maestri), sociali (acque potabili, canali di irrigazione, strade, scuole, centrali elettriche, agricoltura ed allevamenti), della salute (costruzione e gestione di ospedali e di ambulatori sanitari dei poveri e scuole per infermieri), assistenza all’infanzia (orfanotrofi e case di accoglienza per bambini abbandonati).Durante la serata saranno presentate le altre due manifestazioni di beneficenza, sempre a cura dei volontari dell'operazione Mato Grosso: sabato 24 ottobre l'inaugurazione della mostra Arte e Carità di mobili, sculture, lavori in vetro presso il Castello dell'Acciaiolo (la mostra rimarrà aperta al pubblico per un mese) e domenica 25 ottobre la sfilata di capi di abbigliamento e manufatti artigianali.Tutti gli eventi sono patrocinati dalla Regione Toscana, dal Consiglio Metropolitano di Firenze, del Comune di Scandicci e dal Consolato Generale del Perù.

Per informazioni: 055.7591458-9, 338.9685130 , scinosalvatore@gmail.com .

Una parata dei migliori quartetti d’archi, pianisti di fama internazionale, cantanti solisti e gruppi corali di spicco, gruppi da camera nelle combinazioni strumentali più diverse, tutti alle prese con una programmazione particolarmente dinamica, che guarda indistintamente ai grandi classici, al Novecento storico e alla contemporaneità, anche attraverso i percorsi suggeriti da cicli monografici e tematici: gli Amici della Musica di Firenze garantiscono ancora una volta una Stagione concertistica all’insegna della più alta qualità artistica e con un variegatissimo ventaglio di proposte, offrendo così opportunità d’ascolto che potranno soddisfare i più diversi gusti del pubblico.

Una programmazione tale da permettere alla storica associazione – nata nel 1920 e dunque fra le più antiche d’Italia – di mantenere quell’eccellenza riconosciuta dal conferimento del prestigioso Premio “Franco Abbiati” (2006) dell’Associazione Nazionale Critici Musicali Italiani e del Fiorino d’oro (2008) della città di Firenze.

Sono 56 le manifestazioni complessive (53 concerti pomeridiani serali, di cui 3 fuori abbonamento, e 3 appuntamenti del ciclo “Gli interpreti raccontano la musica”), distribuite nel periodo 20 Ottobre 2015-2 Maggio 2016.

I più rappresentativi interpreti di fama mondiale si alternano ai migliori giovani concertisti emergenti, secondo la consueta formula delle programmazioni degli Amici della Musica. E l’attenzione ai musicisti delle nuove generazioni viene già affermata nel concerto inaugurale, che coinvolge l’Orchestra Giovanile Italiana, la punta di diamante del percorso di formazione della Scuola di Musica di Fiesole, compagine strumentale già da qualche anno vera e propria presenza abituale presso gli Amici della Musica.

A dirigerla c’è Stanislav Kochanovsky, giovane ma già applauditissimo direttore di San Pietroburgo, che alzerà la bacchetta per un programma tutto russo, con le più spettacolari pagine di Glinka, Prokof’ev e Rachmaninov. Giovane è anche il prodigioso violinista di Taiwan Ray Chen, che debutta agli Amici della Musica con un programma di grande impegno virtuosistico. Fra i big dell’arco, il violinista Leonidas Kavakos, in duo con Enrico Pace al pianoforte, e Jordi Savall, altro interprete in residence che non mancherà di svelare ancora una volta il misterioso fascino della viola da gamba e del suo seducente repertorio.

E a proposito di star internazionali, un duo d’eccezione e particolare nella sua combinazione spicca nella programmazione: è quello formato da sir Antonio Pappano al pianoforte (un atteso ritorno, dopo il suo successo nella passata stagione come musicista da camera) e Alessandro Carbonare al clarinetto, insieme per un programma diviso fra Schumann e l’ultimo Brahms.

Il mondo del Quartetto e oltre

Ben 12 sono i quartetti d’archi, i migliori oggi esistenti a livello internazionale, italiani e stranieri, che scandiscono con la loro qualificatissima presenza il calendario. 14 concerti per lo più riuniti nel ciclo ormai ben noto de Il mondo del Quartetto, omaggio a quello che rimane l’emblema e l’espressione più completa della grande letteratura cameristica, palestra di disciplina e civiltà musicale. Si delinea così un vero e proprio festival, unico in tutt’Italia e che gli Amici della Musica di Firenze svilupperanno ulteriormente nei prossimi anni anche grazie a importanti accordi di partnership (come quella con il Premio Paolo Borciani). Una proposta nel segno della tradizione della storica associazione fiorentina, espressa anche dando voce alle formazioni più recenti. Il percorso è avviato dall’inglese Quartetto Belcea, e prosegue con il doppio appuntamento del Quartetto Emerson, impegnato in capolavori di Brahms, Schubert e Cajkovskij, con il Quartetto Artemis, che in due concerti spazia da Beethoven a Janacek, il Quartetto Jerusalem, il Quartetto Gringolts; formazione, questa, nata intorno al violinista Ilya Gringolts, da solo protagonista di un recital dove il virtuosismo dei Capricci di Paganini dialoga con i linguaggi contemporanei della gemella raccolta di Sciarrino.

Degno di particolare attenzione è il debutto, nei cartelloni degli Amici della Musica, del Quartetto Meccorre, formazione di giovani polacchi che completa il panorama sui quartetti di Cajkovskij e presenta un omaggio a Sibelius, in occasione dei 150 anni dalla nascita, suonandone l’unico quartetto per archi. Torna poi il Quartetto Fonè, protagonista di tante passate stagioni, ora in una nuova formazione per presentare due capolavori dell’estrema maturità di Bartok e Beethoven.

Spesso le sonorità degli archi si sposano ai timbri del pianoforte, ampliando così gli orizzonti del consueto repertorio cameristico. Se il Quartetto Belcea viene affiancato da Till Felner, a suo tempo allievo di Alfred Brendel, per il celebre Quintetto op.34 di Brahms, i giovani del Quartetto Ebène si presentano nel Quintetto op.44 di Schumann con una pianista d’eccezione: è Mitsuko Uchida, che torna nelle programmazioni degli Amici della Musica dopo lunghi anni d’assenza.

Il Quartetto Panocha può contare sull’eleganza del pianoforte di Louis Lortie per restituire il fascino slavo del Quintetto op.81 di Dvorak, mentre il Quartetto Modigliani si unisce al giovane talento pianistico di Beatrice Rana per tracciare un percorso cameristico tutto dedicato a Robert Schumann e alle sue pagine nate nel 1842, dai Quartetti per archi op.41, al Quintetto op.44 e al Quartetto op.47. E il culmine di questo percorso che unisce archi e pianoforte sarà offerto da una formazione di assoluto prestigio, protagonista di un appuntamento di spicco che, grazie agli Amici della Musica, avrà Firenze come unica tappa in Italia di un tour che toccherà la Carnegie Hall di New York, il Konzarthaus di Vienna e il Barbican Centre di Londra: un gruppo che coinvolge il pianoforte di Leif Ove Andsnes, il violino di Christian Tetzlaff, la viola di Tabea Zimerman, il violoncello di Clemens Hagen, tutti assieme per l’intrigante proposta integrale dei Quartetti con pianoforte di Brahms.

Solopiano

S’impone, anche nella programmazione 2015-16, la particolare attenzione per il pianoforte, espressa da una variegata galleria di grandi interpreti di fama internazionale riuniti nel ciclo Solopiano, già particolarmente apprezzato dal pubblico. Ritorni e debutti dei maggiori pianisti di oggi. Debutti nelle programmazioni degli Amici come quelli del virtuoso siberiano Denis Matsuev, alle prese con un programma che è incentrato su Cajkovskij e Rachmaninov, e di Mariangela Vacatello, giovane talento che ha scelto pietre miliari di Schumann, Ravel e Liszt.

Ritorni come quelli di Arcadi Volodos, con l’ultimo Schubert e una insolita trascrizione da Brahms, di Lilya Zilberstein, di Grigory Sokolov e Maria João Pires, questi due ultimi già ospitati nel fortunato ciclo I grandi interpreti realizzato in collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino; e ancora Angela Hewitt per un programma fra Scarlatti, Bach e Beethoven(ma anche in duo con Giovanni Scaglione, violoncellista del Quartetto di Cremona, per le Sonate di Brahms), Louis Lortie, che farà dialogare i Preludi di Chopin con quelli di Skrjabin, Alexander Lonquich, impegnato con l’amato Schubert.

Di particolare interesse si rivela il percorso presentato da András Schiff, che mette a confronto le ultime tre sonate di Mozart, Haydn, Beethoven e Schubert raggruppando i quattro autori in ciascuno dei suoi appuntamenti, secondo un progetto che proseguirà anche nei prossimi anni. Fra i protagonisti di Solopiano c’è anche Andrea Lucchesini, che confeziona un delizioso programma tutto dedicato a pagine ispirate dal mondo dell’infanzia, da Schumann a Chick Corea.

Altri percorsi: dalla musica di Proust con Andrea Lucchesini a “Sisters” con le sorelle Labèque…

Ad animare la programmazione sono poi diversi altri interessanti percorsi musicali, occasioni d’approfondimento con incursioni monografiche o ‘a tema’, anche in repertori originali. Ed è proprio il pianista Andrea Lucchesini ideatore e interprete, assieme ad amici musicisti, a disegnare tre appuntamenti dotati di una precisa identità artistica. Il concerto intitolato La petite phrase, dalle parole di Marcel Proust, propone alcune musiche dei compositori evocati nelle pagine della “Recherche du temps perdu”, accompagnate dalla lettura di passi tratti da quella e di lettere dove emerge il rapporto del noto scrittore con la musica: voce recitante d’eccezione sarà quella dell’attrice Maria Cassi. Affiancano Lucchesini il violinista Marco Rizzi, il violista Danilo Rossi e il violoncellista Mario Brunello. Tutto dedicato a Schubert, e a suoi capolavori come i due Trii opp.99 e 100, è l’appuntamento immediatamente successivo, che vede Lucchesini assieme a Brunello e alla violinista Lorenza Borrani, che dopo anni torna agli Amici della Musica portando la sua esperienza di concertista di successo e di leader solista della Chamber Orchestra of Europe.

Beethoven è invece l’autore protagonista di una serata che coinvolge, assieme a Lucchesini, il Quartetto di Cremona e la viola di Isabel Villanueva: in programma, anche una rara versione cameristica, ma autentica, del Concerto n.4 per pianoforte. Le due carismatiche e travolgenti sorelle pianiste Katia e Marielle Labèque tornano a Firenze per presentare il progetto Sisters, documentato anche da un loro recente cd di successo: un viaggio tenero e suggestivo nelle musiche che hanno accompagnato la loro infanzia e la loro carriera, dal Lago dei cigni di Cajkovskij alle Danze Ungheresi di Brahms, da Satie a Greinger e Gershwin, fra ricordi e atmosfere ricreati da due pianoforti o dal pianoforte suonato a quattro mani.

a “Stradivarius in Rio” con Viktoria Mullova

Atteso ritorno anche quello di Viktoria Mullova, superba violinista che smette nell’occasione i panni di musicista ‘classica’ per portare a Firenze il suo progetto Stradivarius in Rio, arrangiamenti di canzoni, ritmi e melodie provenienti dal Brasile: un programma nato dal grande amore della Mullova per la musica brasiliana, e che ripropone le atmosfere informali e il libero gusto per l’improvvisazione delle jam session da lei tenute con amici musicisti nel corso degli anni.

Sonorità cariche di fascino, il piacere del puro far musica assieme, grazie anche alla partecipazione di Matthew Burley al violoncello, João Luis Nogueira Pinto alla chitarra e Paul Clarvis alle percussioni. Passeggiate americane è invece il titolo del concerto che vede il pianista Emanuele Arciuli, il violinista Gabriele Pierannunzi, la violoncellista Shana Downes e la voce di Cristina Zavalloni condurci alla scoperta della musica d’oltreoceano, attraverso pagine di piacevolissimo ascolto scritte da autori come Gershwin, Ives, Daugherty, Duke Ellington, Torke (Winter Trio, in prima italiana), fra originali e trascrizioni realizzate espressamente per questa formazione.

Originalissima è anche la proposta del Selmer Saxharmonic, gruppo che riunisce dodici dei migliori sassofonisti al mondo e che include tutti i membri della famiglia dei sassofoni, dal sopranino al basso: guidato da Milan Turkovic, l’ensemble rivisita con queste avvolgenti sonorità le più celebri pagine di Händel, Dvořák, Šostakovič, ma anche le immortali melodie delle colonne sonore di Nino Rota. Anche le incursioni nel repertorio cameristico sono affidate ad autentici fuoriclasse: a cominciare dal gruppo capitanato dallo straordinario violinista Kolja Blacher, assieme al violoncello di Clemens Hagen e al pianoforte di Kirill Gerstein, impegnati nel completare l’integrale dei Duetti e dei Trii di Beethoven, un progetto che ha visto Firenze fra le poche altre tappe europee.

Significativa anche la presenza del Trio di Parma, che si unirà al violista Simonide Braconi e al contrabbassista Giuseppe Ettorre per una pagina sempre amatissima dal pubblico come il Quintetto “La trota” di Schubert.

L’arte del Canto

Fra i diversi percorsi delineati dalla Stagione 2015-16, s’impone L’arte del Canto, ciclo che è ormai diventato un punto di riferimento irrinunciabile per i tanti appassionati: prosegue con una serie consistente di concerti dedicati alle più differenti espressioni della vocalità, dal Lied alla pagine corali, e sempre affidati a interpreti di pregio internazionale. Di particolare rilievo sono gli appuntamenti con il mondo del Lied, spesso trascurato nelle programmazioni concertistiche, rappresentato dal tenore Ian Bostridge, che affiancato dal pianista Julius Drake è il protagonista di un Liederabend tutto incentrato su Schubert, e dal basso-baritono Luca Pisaroni, al suo debutto per gli Amici della Musica, celebratissimo cantante d’opera (soprattutto in Mozart) che si farà ammirare anche in liriche da camera di Bellini, Rossini e Tosti accompagnato dal pianoforte di Wolfram Rieger. Al debutto per la storica associazione anche il baritono Paolo Bordogna, cantante d’opera di fama internazionale, che per l’occasione è il protagonista di un’intera serata in compagnia di Rossini, con liriche per lo più provenienti dai “Péchés de vieillesse” restituite grazie al supporto pianistico di Bruno Canino. Ma L’arte del Canto si esprime anche attraverso una serie di prestigiose formazioni corali.

Si esibisce per la prima volta l’Estonian Phlharmonic Chamber Choir, per interpretare gli intensi Vespri op.37 di Rachmaninov, e se i King’s Singers confermeranno ancora una volta l’accattivante originalità delle loro interpretazioni, l’ensemble Amarcord, cinque voci maschili provenienti da Lipsia e già apprezzate, affronta una serata dalle misteriose atmosfere tardo romantiche, con brani di Richard Strauss e Reger.

Gli interpreti raccontano la musica

Riprende il ciclo Gli interpreti raccontano la musica,incontri-concertorealizzati pensando ai giovani e agli appassionati di musica che coinvolgeranno alcuni degli stessi protagonisti della Stagione 2015-16: saranno proprio loro, a differenza delle formule divulgative più consuete, a raccontare con la loro viva voce storie, curiosità e aneddoti sui brani musicali che verranno in parte eseguiti durante quella stessa occasione. Gli appuntamenti con Gli interpreti raccontano la musica si tengono solitamente di mattina (ore 11.30) al Teatro della Pergola, nello stesso giorno del concerto previsto dal calendario. Chi partecipa avrà la possibilità di acquistare ad un prezzo promozionale i biglietti per il relativo concerto.

Ancora di rilievo è il team di musicisti che ha accettato di partecipare a un’iniziativa che vuole con semplicità suscitare interesse nel pubblico, quello più affezionato e quello che si avvicina per la prima volta al mondo della musica da camera, coinvolgendolo con consapevolezza nella viva esperienza dell’ascolto. Spicca l’incontro-concerto (18 Marzo, eccezionalmente alle ore 21) con la compositrice russa Sofia Gubajdulina, realizzato grazie alla rinnovata collaborazione con G.A.M.O.: la sua raccolta di canti Galgenlieder sarà eseguita da un altro compositore, Carlo Boccadoro, alla guida dell’Ensemble Sentieri Selvaggi, e con la partecipazione del soprano Alda Caiello e di Francesco Gesualdi alla fisarmonica, ma sarà anche l’occasione imperdibile per parlare con la compositrice della sua arte.

Gli altri protagonisti de “Gli interpreti raccontano la musica” sono il Trio di Parma, con il violista Simonide Braconi e il contrabbassista Giuseppe Ettorre per illustrare al pubblico il Quintetto “La trota” di Schubert (28 Novembre), e le sorelle Katia e Marielle Labèque, che parleranno del progetto Sisters (5 Dicembre).

La Stagione concertistica 2015-16 e il ciclo di master classes sono realizzati grazie ai contributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Fondazione “Carlo Marchi” di Firenze, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Banca CR Firenze, del Comune di Firenze.

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