Nella notte tra il 3 e il 4 ottobre 1925, si scatenò una caccia all'uomo nei confronti dei diffusori o sospetti tali, che portò all'uccisione degli esponenti socialisti Gaetano Pilati (già deputato) e Gustavo Console (membro della deputazione provinciale) e del repubblicano Giuseppe Becciolini. Il fatto ispirò il romanzo di Vasco Pratolini, 'Cronache di poveri amanti', da cui fu tratto nel 1953 l'omonimo film di Carlo Lizzani.
Ieri sera si è svolta una prima commemorazione alla Fondazione Circolo di Cultura fratelli Rosselli. Presenti l'assessore alla cultura del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini, e il presidente della Giunta regionale toscana, Eugenio Giani.
"Il 5 gennaio 1925 il prefetto di Firenze dichiarava sciolto per motivi di ordine pubblico il Circolo di Cultura in quanto le sue attività, provocando giuste rimostranze nel partito dominante…potevano dare luogo a gravi perturbamenti dell’ordine pubblico” ha dichiarato Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Rosselli "Bisognò aspettare la liberazione di Firenze (agosto 1944) per vedere il Circolo già ricostituito nel settembre e riaprire le sue attività con una conferenza introdotta da Piero Calamandrei. I suoi animatori, Carlo e Nello Rosselli erano stati uccisi a Bagnoles de l’Orne il 9 giugno 1937 e a loro i soci superstiti intitolarono il Circolo, appunto il Circolo di Cultura politica fratelli Rosselli, che sarà eretto in Fondazione nel 1990.
Approfondimenti
Ma l’azione dei fratelli Rosselli, Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi e Nello Traquandi non finisce qui. Immediatamente, nello stesso mese di gennaio iniziarono a pubblicare il Non Mollare, il primo giornale clandestino anti fascista d' Italia. Il 'Non Mollare' riuscì a pubblicare 22 numeri. Dopo la notte del 3 ottobre la vita dei Rosselli a Firenze si rese impossibile ed egli si spostò a Genova e poi a Milano dove nel dicembre 1926, insieme a Sandro Pertini e Ferruccio Parri organizzò l’espatrio clandestino dall’Italia dell’anziano leader socialista Filippo Turati.
Se non consideriamo i venti anni di chiusura forzata durante il regime fascista, possiamo dire che la Fondazione Circolo fratelli Rosselli rappresenta una delle istituzioni culturali più longeve della città di Firenze, proiettata a livello nazionale. È giusto ricordare questi avvenimenti del centenario 1925-2025 proprio perché si abbia piena nozione di cosa è stato il regime fascista, della violenza con cui si è instaurato e perché le nuove generazioni possano apprezzare a pieno cosa significa godere della libertà e della democrazia".