Giustizia Riparativa, cosa è?

Paulesu: “Un tema che ci sta a cuore: Firenze candidata ad ospitare il Centro dedicato”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 Luglio 2025 11:47
Giustizia Riparativa, cosa è?

“La giustizia riparativa è un tema che ci sta molto a cuore. E come Amministrazione stiamo portando avanti progetti perché Firenze diventi sempre più protagonista”. È quanto dichiara l’assessore al Welfare Nicola Paulesu che ierina è intervenuto al convegno promosso da Anci e Regione Toscana “Carcere, inclusione sociale, comunità. Il sistema delle politiche regionali per la giustizia penale in Toscana”.

“La giustizia riparativa è un paradigma innovativo in cui la vittima e l'autore del reato sono attivamente coinvolti nella risoluzione e nella trasformazione del conflitto, con l'aiuto di una figura terza come i mediatori – spiega Paulesu –. Si tratta di percorsi spesso complessi, che non sostituiscono i processi penali ma sono complementari e che vedono al centro la vittima, ma anche il dialogo, la responsabilizzazione del reo, il coinvolgimento della comunità se necessario”.L’assessore ricorda come il Comune abbia partecipato attivamente a tutti i tavoli interistituzionali e alle conferenze locali con rappresentanti del ministero proponendo la candidatura per accogliere il Centro di giustizia riparativa in città, mettendo a sistema le esperienze importanti che già esistono come quelle della Società della Salute di Firenze nell’ambito del progetto regionale “Reti territoriali e Giustizia Riparativa”.

“Nell’ultima riunione dell’11 giugno abbiamo confermato la disponibilità all’avvio del centro come previsto dalla riforma Cartabia. Ora si attende solo il via libero del Ministero” sottolinea Paulesu che aggiunge: “Stiamo promuovendo la costruzione di una rete di realtà che possano coinvolgere le adeguate figure professionali insieme all’autore di reato ed alla vittima. Stiamo lavorando per l’individuazione della sede più idonea, e inoltre è in via di sottoscrizione il protocollo con le Università di Firenze, Siena e Pisa per la formazione dei mediatori”.

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