Sulla linea ferroviaria Faentina interrotta, tra Ronta e Crespino del Lamone sul carrello delle Ferrovie e poi fino a Marradi. Un sopralluogo urgente del presidente Giani insieme al sindaco Tommaso Triberti e i tecnici di RFI per valutare lo stato di avanzamento dei lavori che Rete Ferroviaria Italiana sta eseguendo per ripristinare i collegamenti, dopo l'ondata di maltempo del 14 e 15 marzo scorsi che ha causato danni gravissimi e interrotto la linea.
Sono già stati eseguiti lavori per 5 milioni di euro sui 10 milioni già stanziati per 20 cantieri, che vanno da Ronta fino a Marradi. Tra Marradi e Faenza inoltre sono attivi altrettanti cantieri con altri fondi ingenti per i danni causati dagli eventi calamitosi del 2023. Dopo il ripristino dei collegamenti stradali con la collaborazione della Città Metropolitana, la Regione è impegnata con RFI per restituire al più presto ai cittadini il collegamento ferroviario anch'esso essenziale. Il sopralluogo odierno ha consentito una panoramica completa sullo stato dell'arte, sulle criticità che ancora permangono lungo il tracciato sulle quali si stanno concentrando gli sforzi maggiori.“Abbiamo effettuato il sopralluogo grazie ai RFI con il sindaco di Marradi Tommaso Triberti tra Ronta e Marradi.
Con il carrello dei lavori siamo potuti passare lungo la ferrovia per constatare la grande mole di opere che sono state effettuate. - ha detto il presidente Giani- Si tratta di interventi che la tratta Marradi-Faenza arriveranno a 60 milioni di euro di impegno e che potranno portare a ripristinare la linea ferroviaria da Crespino del Lamone fino a Ronta, quindi alle porte di Borgo San Lorenzo, tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre. Per il tratto successivo verso Marradi ci sono due ponti che ancora presentano debolezze, probabilmente dovrà essere realizzato un ponte nuovo, quindi ancora in autunno quei 10 chilometri dovranno essere percorsi con mezzi sostitutivi pubblici.
Ma possiamo dire che nel punto più delicato dell’attraversamento dell’Appennino la Faentina potrà ripartire da inizio ottobre e forse già a fine settembre.E’ importantissimo - ha concluso Giani- vedere che dopo l’alluvione del 14 e 15 marzo, attraverso i fondi commissariali, la capacità che abbiamo impresso all’attività sta portando ad un rapido ripristino dei luoghi, prima con la strada e poi con la ferrovia. Ringrazio i sindaci del territorio e tutti coloro che stanno lavorando incessantemente .Questa è la Toscana che reagisce alle calamità e che anche qui nell’Alto Mugello sta mostrando questa forza” ha concluso il presidente.