Giorgetti dichiarato incompatibile dal segretario generale del Comune

Il Consigliere comunale è anche Presidente di Toscana Energia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2024 20:11
Giorgetti dichiarato incompatibile dal segretario generale del Comune

Il Consigliere Giorgetti può essere sia Consigliere comunale che Presidente di Toscana Energia, di cui il Comune fa parte attraverso ALIA? Sul piano della compatibilità tecnica ci sono approfondimenti in corso. Il Segretario generale ha detto che pensa la risposta sia no, ma ha rimandato ad ulteriori interlocuzioni con ANAC e Ministero.

“Una debolezza politica impressionante, una responsabilità politica enorme in capo alla Sindaca che da mesi sta tollerando una situazione di evidente incompatibilità, e che anche a fronte di una segnalazione ex art. 69 del TUEL - che impone al consiglio di calendarizzare una delibera per contestare la incompatibilità, dando al consigliere un termine per esporre controdeduzioni - non ritiene di dover affrontare né politicamente il tema, dialogando con l’interessato, né seguendo l’iter previsto dalla normativa in materia -dichiara la capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re- Ciò che si fa invece è attendere, non prendere mai posizione fino a permettere che due iscritti del Partito Democratico si debbano rivolgere ai Tribunali per comporre la lite (dall’esito giuridicamente scontato, vista la chiarezza della norma e dei precedenti giurisprudenziali confermati anche dal chiaro e inequivocabile parere del segretario generale).

Lasciando un gruppo in balia di se stesso (con il segretario del Pd Firenze da pochi giorni assunto in città metropolitana, come già aveva fatto Nardella pochi mesi prima della fine del mandato con un inedito assoluto, insieme ad altri esponenti del PD Firenze).

Quello che poi è emerso chiaramente è che nessuno aveva verificato la compatibilità dei due ruoli, ma solo la possibilità che a chi fosse stato consigliere comunale potesse essere conferito il ruolo di presidente di una partecipata (ma non anche della contemporanea copertura dei due ruoli). Quello che è certo è che nessun presidente di una partecipata ha mai seduto contemporaneamente nel salone dei 200, così come abbiamo preso posizione sul fatto che per la prima volta il dirigente delle partecipate sarà di nomina fiduciaria e non un dirigente assunto dall’ente a tempo indeterminato. E ce ne sono internamente al comune di dirigenti che ben potrebbero coprire quell’incarico.

Approfondimenti

Abbiamo chiesto più volte al presidente del consiglio comunale di calendarizzare la delibera affinché la responsabilità di omissione di atti d’ufficio non ricada su tutti i consiglieri, come previsto dalla norma in questione.Non è la prima volta che per la Sindaca le norme non hanno importanza o si raccontano in modo diverso, ma non è la comunicazione ciò che viene giudicato dai Tribunali, e non si può far affidamento sempre sul fatto che tanto nessuno osa mettersi contro chi governa perché quantomeno non è un atteggiamento etico.

Anche il presidente della ASP Montedomini è stato nominato dalla Sindaca nelle settimane scorse in violazione non solo del regolamento comunale sulle nomine negli organismi pubblici, ma anche della Legge Severino, e per questo abbiamo segnalato al segretario generale questa situazione e siamo in attesa di sue determinazioni in merito. Ancor qui si è scelta una persona che già ricopre altri 2 incarichi (oltre a quello della presidenza dell’associazione di Nardella), il tutto a conferma di quanto avevamo detto un paio di mesi fa in aula: si amministra per conservare lo status quo e un certo gruppo di interessi, in questo stava l’interesse alla continuità invocata dalla Sindaca e dal suo dante causa in campagna elettorale.

Una perpetuazione di metodi ed un accentramento dei ruoli nelle medesime persone per serrare i ranghi, con buona pace di quanto prevedono le norme e di questioni che primariamente dovrebbero essere di opportunità ed etica politica. Fin tanto che sono le regole interne al Pd ad essere violate ne rispondono i vertici di fronte agli iscritti (anche se ancor qui nessuno ha mai risposto ad accessi agli atti e ricorsi degli iscritti), ma per le leggi dello Stato se ne deve rispondere di fronte a tutta la collettività e il rispetto della democrazia viene minato anche da atteggiamenti come questo”.

"Il tema è anche politico: anzi per noi lo è quasi esclusivamente. La persona direttamente interessata ritiene che vada bene così ed è un suo legittimo parere. Per la Sindaca? Per il Partito Democratico? Per gli altri gruppi della maggioranza? -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Abbiamo presentato un ordine del giorno insieme a Firenze Democratica, perché oggi si discuteva una delibera dove si riporta di come Toscana Energia contesti ad ALIA una quota di dividendi del 2023. La Sindaca può facilmente parlare con il Presidente di Toscana Energia, visto che rappresenta il socio pubblico di maggioranza relativa di ALIA. Certo, magari non è la procedura tecnica più corretta, per trovare una soluzione. Ma era palese oggi cosa intendevamo politicamente in termini di opportunità.

Ci dispiace che la maggioranza si sia limitata a rimandare agli approfondimenti tecnici in corso, eludendo la questione politica. Abbiamo quindi preso atto e ritirato l'ordine del giorno, per evitare che fosse frainteso il senso del voto proposto al Consiglio comunale".

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