Firenze, in arrivo 19 nuovi defribillatori

Stella e Scavullo (FI): "Troviamo folle sostituire defibrillatori funzionanti". La replica del Comune

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 febbraio 2024 17:14
Firenze, in arrivo 19 nuovi defribillatori

"Il Comune di Firenze ha disposto, con apposita delibera, di acquistare 19 defibrillatori, per un totale di spesa di 36.220 euro. Ci sembra uno spreco di denaro pubblico, visto che i suddetti defibrillatori andranno a sostituire altrettanti apparecchi perfettamente funzionanti. Vogliamo sapere da Palazzo Vecchio la ragione di questa scelta, controproducente sotto molti profili". Lo chiedono il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, e Simone Scavullo, candidato in Consiglio comunale, presidente del Comitato Cittadini per Firenze.

"Abbiamo scoperto tutto stamattina - spiega Scavullo -. Uno dei defibrillatori in questione, quello ai giardini di Campo di Marte, è del nostro Comitato, gestito da noi insieme all'Associazione Niccotestini. Ci occupiamo della manutenzione dell'apparecchio. Stamani è sparito, siamo riusciti a rintracciarlo grazie al Gps, era stato preso da degli operai che ci hanno spiegato che il Comune sta sostituendo questi defibrillatori. A parte il fatto che l'apparecchio medico in questione è di nostra proprietà e non del Comune, troviamo folle sostituire defibrillatori funzionanti. Sarebbe casomai più logico acquistarne di nuovi, ma per metterli in nuovi punti della città. Così, invece, si sprecano risorse, senza motivo".

Sulla questione erano intervenuti i capigruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Forza Italia Mario Razzanelli."Stamattina un furgone con alcuni operatori stava smontando i defibrillatori da varie colonnine presenti su suolo pubblico in varie parti della città. Si tratta di apparecchi donati nel corso degli anni da vari enti ed associazioni per la comunità.

All'inizio pensavamo che si trattasse di furti, appurando successivamente che si trattava invece di una decisione dell'amministrazione comunale che ha dato ordine di ritirare i defibrillatori da tutti i totem e colonnine. Ci pare un'assurdità quello che è successo, quanto è utile togliere i defibrillatori dove sono già presenti? Chiederemo chiarimenti in Consiglio comunale".

LA REPLICA DEL COMUNE 

“È in corso la sostituzione di alcuni defibrillatori in città. A chi ci accusa di sperperare denaro rispondiamo semplicemente che l’amministrazione non sta sperperando nessun euro. Anzi sta investendo sulla salute dei propri cittadini.Stiamo provvedendo – spiegano il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano ed il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi – a sostituire questi apparecchi importanti per la salute dei cittadini, e che possono aiutare a salvare la vita in situazioni difficili, con nuovi dispositivi, a spese del Comune di Firenze, che garantiscono maggiore sicurezza e tecnologia più avanzata.Ringraziamo i proprietari dei vecchi defibrillatori per aver contribuito a rendere alcuni luoghi della nostra città cardioprotetta.

Verranno contattati, dopo aver completato la sostituzione, dall’amministrazione per decidere, insieme, sul futuro di questi apparecchi. E con loro sarà condiviso il nuovo posizionamento presumendo che vorranno rinnovare il loro gesto.Grazie alla tecnologia adesso sono a disposizione nuove apparecchiature che rendono i defibrillatori più facili da utilizzare per i soccorritori. È un settore – aggiungono Armentano e Pierguidi – dove la ricerca è in continua evoluzione e si riesce ad avere prodotti che offrono livelli di sicurezza sempre più efficienti.Alcuni apparecchi erano ormai datati ed era giusto rinnovarli con altri che consentono un utilizzo migliore per poter salvare tante vite umane.

Ripetiamo che i vecchi defibrillatori non saranno buttati via. Il nostro intento è quello di diffondere la presenza dei Dae sulla città insieme ad una sempre maggiore presenza di formatori laici. Entrambi essenziali per la riuscita della risposta emergenziale. Rinnoviamo il ringraziamento ai proprietari che – concludono Armentano e Pierguidi – hanno reso Firenze più sicura in termini di cardioprotezione”.

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