Firenze è rimasta sconvolta dal video ripreso davanti al Liceo Michelangiolo, ieri mattina, in cui si vede il pestaggio di alcuni studenti ad opera di militanti fascisti. Alcuni ragazzi distribuivano volantini con simboli fascisti in via della Colonna. Quando sono stati invitati a buttarli in un cestino, perché non autorizzati, sono spuntati adulti che hanno cominciato a menare le mani contro i liceali.
Secondo il collettivo studentesco non è la prima volta che i fascisti si presentano provocatoriamente davanti alla scuola, anche se non erano mai arrivati a cazzotti e calci. Sarà la Questura a identificare i responsabili, la Magistratura a sanzionarli, a norma di legge. Ma qualche considerazione politica possiamo già trarla:
- il volantinaggio propagandistico non era autorizzato;
- gli attivisti non erano studenti del Liceo Michelangiolo, ma, forse, universitari;
- adulti maggiorenni se la sono presa con minorenni;
- sembra che fossero in sei contro due.
La destra paladina della legalità rimane bocciata all'esame delle immagini davanti al liceo. Prima di tutto in dignità e onore. Dei reati si occuperà chi di dovere. Reazione di frustrazione da parte di chi sperava di tendere un tranello ai centri sociali con la manifestazione di venerdì 10 febbraio in largo Martiri delle Foibe? Provocazione fallita.
Approfondimenti
Sarebbe un dovere stigmatizzare i fatti sul piano politico. Ma la destra, trascorso un giorno e mezzo fa scena muta. La Presidente del Consiglio dei ministri è assente per malattia. E gli esponenti politici locali restano in silenzio, interrogati dalla stampa. Il coordinamento di Fratelli d’Italia nel comunicato di ieri rifiuta di "commentare l’accaduto senza additare responsabilità, prima che le stesse siano acclarate".
Impreparazione imbarazzante, per uno schieramento politico che si candida a governare la città dalle consultazioni amministrative del 2024. Niente di nuovo sul piano storico, visto che nella tradizione fascista si usa la violenza fisica per avere ragione. Se tu non sei d'accordo te lo impongono con la forza, dalla marcia su Roma ai giorni nostri.
