Elezioni comunali 2024 a Firenze: le chiavi di Eike Schmidt

Lo storico dell'arte tedesco, con ogni probabilità, sarà il candidato sindaco del Centro-destra

Nicola
Nicola Novelli
24 dicembre 2023 17:31
Elezioni comunali 2024 a Firenze: le chiavi di Eike Schmidt

FIRENZE- Eike Dieter Schmidt è uno storico dell'arte tedesco naturalizzato italiano. Da gennaio 2024, ricoprirà la carica di direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli. In precedenza, ha avuto lo stesso ruolo per le Gallerie degli Uffizi. Con ogni probabilità sarà il candidato sindaco del centro-destra alle elezioni comunali di Firenze nel giugno 2024.

Il condizionale è d’obbligo quando si parla del centro destra fiorentino, che negli ultimi decenni ha collezionato solo sconfitte, a merito di candidature onestamente improbabili, nel senso che si trattava di personalità rispettabilissime, ma troppo anziane, o malate croniche, se non appartenenti culturalmente al campo avverso. Solo in un caso, quello di Giovanni Galli, il centro-sinistra fu costretto al secondo turno, nientemeno che per l’elezione a sindaco di Matteo Renzi.

Stavolta no. Se i vertici nazionali non si ingarbuglieranno in inutili diatribe dell’ultimo minuto, la candidatura è quella giusta, competitiva e coinvolgente. Vediamo perché.

Approfondimenti

Il candidato

Nato nel 1968 a Freiburg im Breisgau, laurea in Lettere, dottorato di ricerca in Storia dell'arte, 180 pubblicazioni tra libri e articoli, dal 2009 al 2015 è stato direttore del dipartimento di Scultura, Arti Decorative e Tessuti del Minneapolis Institute of Art e membro della giuria alla fiera di arte e antiquariato di Maastricht, prima di approdare a Firenze, al posto di Antonio Natali alla Galleria degli Uffizi.

Schmidt ha uno spessore internazionale. Multilingue, intellettuale, ma anche manager, ha capacità relazionale globale. A Palazzo Vecchio porterebbe una visione non provinciale, forse innovativa, con la possibilità di trovare sponda all’estero.

Proprio queste caratteristiche personali, in caso di vittoria, potrebbero creargli qualche difficoltà in rapporto con la stessa maggioranza d’elezione. Si può scommettere che il tedesco risulterebbe insofferente a certe logiche correntizie, o di contrapposizione tattica, che si manifestano sovente nelle dinamiche partitiche italiane. Non essendo un politico di professione c’è da immaginare che il consiglio comunale fiorentino potrebbe tendergli qualche trabocchetto, anche dal lato dello schieramento amico.

Lo slogan

«I like Ike» è un'espressione traducibile dall’inglese in «Mi piace Ike». Fu scelta da Peter George Peterson come slogan elettorale per la campagna del generale Dwight Eisenhower, detto "Ike", nelle presidenziali USA del 1952, quando l’eroe della seconda guerra mondiale condusse alla riconquista della Casa bianca il partito repubblicano, dopo 20 anni di predominio democratico. Potrebbe essere di buon auspicio per Schmidt parafrasare lo storico motto statunitense, personalizzandolo in «I like Eike» all’attacco della roccaforte rossa di Palazzo Vecchio.

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