90 giorni di rinvio dell’entrata in vigore dei dazi Usa per tutto il mondo tranne che per la Cina. Le piccole e medie imprese francesi che dipendono dal mercato statunitense si preparavano all’impatto di un dazio del 20% sui beni provenienti dall’Unione europea. Secondo il rapporto Irpet l’impatto sull’economia regionale dei dazi provocherebbe una riduzione stimata del prodotto interno lordo toscano nel 2025 di 420 milioni di euro. Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato a causa dei dazi USA sono a rischio in Toscana 10.2 milioni di esportazioni. La provincia di Firenze è la seconda provincia italiana per export verso gli USA con 5,7 miliardi.
"Abbiamo preso nota dell'annuncio del Presidente Trump -dichiara la Presidente von der Leyen- Vogliamo dare una possibilità ai negoziati. Mentre finalizziamo l'adozione delle contromisure dell'UE, che hanno ottenuto un forte sostegno dai nostri Stati membri, le sospenderemo per 90 giorni.
Il rapporto agroalimentare 2024 della Commissione europea mostra che sia le esportazioni che le importazioni del settore hanno raggiunto un livello record. Nonostante le continue sfide globali, il rapporto descrive diversi sviluppi positivi. La bilancia commerciale agroalimentare dell'UE è ampiamente positiva, attestandosi a 63,6 miliardi di euro.
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Su base annua, le esportazioni agroalimentari cumulative dell'UE sono aumentate del 3% (+6,6 miliardi di euro) raggiungendo i 235,4 miliardi di euro. Il Regno Unito si è confermato la prima destinazione delle esportazioni agroalimentari dell'UE nel 2024, rappresentando il 23% delle esportazioni UE (53,9 miliardi di euro).
Se i negoziati non saranno soddisfacenti, entreranno in vigore le nostre contromisure. I lavori preparatori per ulteriori contromisure continuano. Come ho già detto, tutte le opzioni restano sul tavolo".
“I numeri del commercio internazionale parlano chiaro: il sistema agricolo europeo mostra tutta la sua inadeguatezza di fronte alle sfide globali, come quella dei dazi USA” A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, dopo aver preso parte all’incontro promosso dall’europarlamentare Dario Nardella sulle conseguenze dei dazi Usa sull’economia toscana “Le tensioni commerciali - dice Neri - ci mostrano quanto sia fragile il modello europeo. L’Ue è nata anche per garantire autosufficienza alimentare e reddito agli agricoltori. Se viene meno questo equilibrio, l’intero sistema rischia di vacillare”.
Il presidente di Confagricoltura Toscana ha evidenziato come la dipendenza dall’estero per prodotti fondamentali come grano, olio d’oliva e soia esponga l’Europa a rischi enormi: “Siamo troppo vulnerabili. Dobbiamo avere il coraggio di rivedere i rapporti commerciali internazionali con maggiore pragmatismo, difendendo le produzioni strategiche europee e il lavoro degli agricoltori”.
All’incontro ha partecipato anche Francesco Colpizzi, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana: “Il mondo del vino è al centro del terremoto creato dalla decisione del presidente Trump - dice Colpizzi -. La risposta europea, più che contro dazi che di inasprire ulteriormente il clima, dovrebbe concentrarsi sul potenziamento dell’Organizzazione comune dei mercati agricoli, semplificando e rendendo più flessibili politiche e procedure”.
“La situazione del comparto vitivinicolo nel 2025 è oggettivamente complessa – ha dichiarato Giovanni Busi, presidente del Consorzio –. I dazi, le tensioni internazionali e le incertezze dei mercati impongono attenzione e prudenza”.