Ammonta a 500 mila euro la dotazione finanziaria con cui la Regione per il 2024 concede indennizzi alle aziende zootecniche che hanno subito danni da predazione provocati dal lupo.
Le risorse sono state messe a disposizione dalla giunta regionale su iniziativa della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi quale riconoscimento alle aziende zootecniche dei danni da predazione provocati dal lupo (canis lupus).
“Anche per il 2024 – ha detto la vicepresidente Saccardi – abbiamo ritenuto opportuno garantire la disponibilità delle risorse finanziare per venire incontro alle esigenze degli allevatori e delle aziende danneggiate che sappiamo quanto attendano questi compensi L’impegno è quello di cercare sempre una soluzione per provare a indennizzare tutti coloro che ne hanno diritto. Con l’ aumento effettivo del numero di predatori anche in Toscana, ci vogliono risposte più agili rispetto al passato. In quest’ottica, stiamo lavorando a un atto che possa facilitare e snellire le procedure anche per lo smaltimento delle carcasse, così da ridurre al minimo l’impegno degli allevatori che dovessero trovarsi ad avere questa necessità”.
Approfondimenti
L’erogazione degli indennizzi sarà consequenziale alla partecipazione del bando che uscirà prossimamente. La concessione del contributo è subordinata all’accertamento del danno da predazione da parte del veterinario dell’azienda USL competente e all'applicazione in azienda di almeno una misura di prevenzione (a tutela e protezione degli animali allevati) da parte dei beneficiari, quali: una recinzioni di sicurezza, o strutture ad uso ricovero e cani da guardiania.
L'aiuto è concesso per i danni diretti (rimborso del costo di mercato del capo predato) e per i danni indiretti intesi come i costi veterinari relativi al trattamento di animali feriti sopravvissuti alla predazione. Beneficiari dell’aiuto sono le micro-imprese, le piccole e medie imprese che svolgono attività di allevamento zootecnico di tipo ovino, caprino, bovino, bufalino, suino, equino e asinino in Toscana.
Le domande di aiuto dovranno essere presentate attraverso il sistema informativo di ARTEA direttamente al Settore della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale responsabile dell’istruttoria, immediatamente dopo l’avvenuta certificazione da parte del veterinario dell’Azienda USL dell’avvenuto evento predatorio, e comunque entro i 60 giorni successivi alla data dell’evento predatorio. Le domande potranno essere presentate per i danni da predazione subiti dalle aziende zootecniche tra il 1° novembre 2023 e il 31 ottobre 2024.
“I 500 mila euro stanziati dalla Regione Toscana non basteranno a risolvere il problema lupi. Il fenomeno è ormai dilagato” A dirlo è Mario Mori, consigliere di Fedagripesca Toscana, commentando l’annuncio della Regione Toscana sui fondi stanziati per dare indennizzi alle aziende e agli allevatori che hanno subito o subiranno danni da predazione causati dai lupi.
“Nella storia della Toscana non c’è mai stata una situazione simile: la presenza del lupo è diventata pervasiva – dice Mori -. È un animale che sta all’apice della catena alimentare e non ha predatori, è vorace. Di questo passo rischiano di scomparire intere attività come l’allevamento ovino, suino o quello bovino biologico, che si svolge allo stato brado soprattutto nelle aree marginali, causando l’abbandono di queste zone”.
“Rispetto al capriolo che spesso riesce a salvarsi – prosegue il consigliere di Fedagripesca Toscana - i cuccioli di cinghiale e in generale la piccola e media fauna autoctona, dalla volpe al tasso passando per l’istrice, sono le vittime preferite dei lupi. Di questo passo rischiamo che fra 15 anni non ci saranno più cinghiali”.
“A farne le spese sono sicuramente le aziende e gli allevatori. L’intervento della Regione, seppur apprezzabile, non basta. Quello di cui abbiamo bisogno è una misura organica, pianificata a tavolino, per limitare i danni causati dai lupi. Forse - conclude Mori - è l’ora di iniziare a pensare a forme di selezione di questi animali”.
Il Comune di Lastra a Signa insieme alla Task Force Lupo della Regione Toscana sta monitorando la vicenda sia attraverso le segnalazioni dei cittadini che tramite l’installazione e l’utilizzo di foto-trappole.
L’amministrazione comunale inoltre, sempre in accordo con l’Ufficio regionale Task Force Lupo, ha organizzato un’assemblea pubblica che si terrà il prossimo 27 febbraio alle 18 in sala consiliare per fornire utili informazioni e rispondere ai dubbi dei cittadini.
Nell’ottica di una corretta informazione al cittadino riportiamo alcune indicazioni fornite direttamente dalla task force regionale: si raccomanda di evitare ogni forma di condizionamento positivo, ovvero ogni comportamento che avvicini e abitui il lupo all’uomo, attraverso l’offerta di cibo, di considerare il lupo come un animale selvatico, che non deve essere avvicinato e tanto meno attirato ma tenuto a distanza.
E’ necessario mettere in atto misure di prevenzione/difesa dal conflitto (in particolare per quanto riguarda la protezione degli animali domestici), monitorare gli incontri insoliti (comportamenti anomali da parte del lupo) segnalando alle autorità competenti (amministrazione comunale e Task Force Lupo).
Quando l’incontro con il lupo avviene spostandosi a piedi, si devono seguire alcune semplici regole di comportamento che elenchiamo di seguito: è bene fermarsi e mantenere la calma, senza scappare, e tenere sotto controllo il comportamento dell’animale; se il lupo si allontana dopo averci percepito, il suo comportamento è da ritenersi normale. Se il lupo ci ha percepito e si ferma ad osservarci a distanza ravvicinata (la soglia critica è convenzionalmente indicata in 30 mt in Europa, ma nel Nord America suggeriscono 100 mt), osserviamo cosa fa. Se dopo alcuni secondi continua a stare fermo, agitiamo le braccia ed emettiamo suoni o rumori per farlo allontanare. Se si allontana, il comportamento è ancora da ritenersi normale.
Se invece il lupo non si allontana o se addirittura si avvicina intenzionalmente verso l’uomo, il comportamento non è normale e deve essere scoraggiato facendo rumore, alzando ed agitando le braccia in modo da apparire più grandi. Se si è in gruppo agire in maniera coordinata in modo da mandare un chiaro segnale di paura al lupo. In questi casi segnalare sempre l’episodio alle autorità competenti. Ovviamente comportamenti chiaramente aggressivi come ringhiare, scattare verso l’uomo, o addirittura morsicare, devono essere segnalati immediatamente alle autorità in quanto pericolosi.
Altre importanti regole: non fornire mai cibo, né intenzionalmente né inconsapevolmente, agli animali selvatici in generale ed ai lupi in particolare, non lasciare a disposizione di notte il cibo dei nostri animali di affezione (cani e gatti), gestire in modo appropriato i rifiuti organici conferendoli negli appositi contenitori per l’organico avendo cura di abbassare manico del secchio sulla parte anteriore in modo di attivare la chiusura anti-animale o esponendoli negli orari immediatamente prima del ritiro.
Nelle colonie feline si ricorda, come previsto, di somministrare piccole quantità di cibo con frequenza, evitando quindi che rimanga a disposizione cibo per lungo periodo e di segnalare eventuali scomparse di gatti.
Inoltre si raccomanda di custodire in orario notturno i nostri animali di affezione (cani, gatti, conigli, asini, o altro), non lasciandoli incustoditi all’aperto ma all’interno di protezioni adeguate o dentro casa. Ancor meno lasciare cani legati alla catena (si ricorda che in periodo estivo la regione Toscana vieta espressamente la costrizione alla catena dei cani anche per motivi di sicurezza legati agli incendi).
Sempre per quanto riguarda gli animali di affezione: evitare sempre di portare in passeggiata cani femmina in fase di estro o proestro, tenere il cane al guinzaglio per evitare spiacevoli incidenti non solo con il lupo ma anche con cinghiali od altri cani. Se si incontra un lupo e questo sembra interessato al nostro cane, indurre paura facendo più rumore possibile in modo da allontanarlo. Ricordiamo che il lupo è una specie di interesse comunitario attualmente tutelata da svariate convenzioni, direttive, leggi e iniziative ed è quindi di estrema importanza comprendere l’attività di monitoraggio e segnalazione in corso per definire il comportamento dei lupi ed eventuali strategie di allontanamento.
Dal 1 ottobre 2021 è stato istituito un canale di informazione tra TFL e cittadini, attraverso un numero cellulare anche WHATSAPP ed una mail dedicata. I contatti sono: cellulare/Whatsapp: 366 6817138 (risponde il personale della TFL), email lupo@regione.toscana.it.