FIRENZE, 26.02.2014- Si è tenuta oggi la prima assemblea del Consorzio di Bonifica n. 3 “Medio Valdarno” costituito ai sensi della recente riforma del settore della Regione Toscana (LRT 79/2012). Il nuovo ente va a sostituirsi, nelle funzioni di difesa del suolo, ai precedenti Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese Bisenzio, Consorzio di Bonifica Area Fiorentina, Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale, Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve e Unione dei Comuni Val di Bisenzio. Alla riunione costitutiva del nuovo ente gestore, convocata dall’Ing.
Carlo Ferrante commissario regionale per la gestione della fase transitoria, erano presenti i 15 membri eletti in occasione delle elezioni dell’ultimo 30 novembre, 5 rappresentanti dei Comuni (Firenze, Pistoia, Calenzano, Prato, Quarrata), 2 rappresentanti dei Comuni montani (Borgo San Lorenzo e Londa), 3 rappresentanti delle Province (Firenze, Siena, Prato) e 1 rappresentante della Regione (Stefano Gamberi) per un totale di 26 membri dell’Assemblea. Nel corso dell’assemblea è stato eletto a larga maggioranza il presidente, Marco Bottino, che sarà affiancato nell’ufficio di presidenza dal vicepresidente Adriano Borgioli e da Caterina Biti, in rappresentanza del Comune di Firenze, di cui è Assessore all’Ambiente.
Revisore dei Conti sarà Catia Buti. Nel corso del suo primo intervento in qualità di presidente, Bottino ha ringraziato per la fiducia promettendo di voler svolgere il proprio lavoro in stretta collaborazione con i territori e le comunità del comprensorio Medio Valdarno: le Colline del Chianti, la Val d’Elsa, la Piana Fiorentina, la Val di Sieve, il Mugello, la Val di Bisenzio e l’Ombrone Pistoiese. “Tra gli obiettivi principale – ha detto – abbiamo il mantenimento e miglioramento degli attuali livelli di manutenzione mediante la valorizzazione e riordino delle professionalità già presenti; la trasparenza amministrativa e la piena condivisione delle priorità d’intervento mediante il coinvolgimento dei membri dell’assemblea, delle associazioni e dei cittadini in precisi percorsi di partecipazione sui territori.
Puntiamo molto anche sulla collaborazione operativa con le aziende agricole e l’attenzione alle zone montane. Il nuovo Consorzio deve diventare un punto di riferimento per il reperimento di risorse e l’attuazione di interventi di prevenzione sul territorio”.