Firenze – “Il sistema tramviario dell’area metropolitana risulta una delle opere strategiche della Regione. Si ritiene quindi necessario proseguire l’impegno delle istituzioni interessate per favorire, per quanto possibile e di competenza, la realizzazione di un’opera per la mobilità sostenibile che ha essenziali ricadute su tutto il territorio toscano”. Così l’assessore alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, nel corso della comunicazione al Consiglio sul sistema delle tramvie. Rispondendo anche a due diverse interrogazioni depositate nel giugno 2013 (una del Gruppo Fdi e l’altra del consigliere Mauro Romanelli del Gruppo Misto), l’assessore ha descritto il “quadro complessivo” del sistema di linee tramviarie per il trasporto rapido di massa che “collegherà direttamente tra loro le principali centralità urbane dei vari Comuni dell’Area Metropolitana, Firenze e la sua cintura”. Di questa rete, ha detto Ceccarelli, è “conclusa la realizzazione della linea n.
1, verso Scandicci, realizzata tramite gara pubblica”. Le linee 2 (Aeroporto – Piazza della Libertà) e 3.1 (Firenze Santa Maria Novella – Careggi), a seguito della concessione aggiudicata nel giugno 2005 dal Comune di Firenze alla Società Tram di Firenze spa, stipulata con procedura di project financing, “sono a livello di progetto esecutivo, contrattualizzate e cantierabili”. Ceccarelli ha rilevato che il sistema di tramvie dell’area fiorentina si “configura come una struttura a rete che trova conferma negli strumenti di pianificazione territoriale regionale, provinciale e comunali quali il Piano di indirizzo territoriale, il Piano della logistica e della Mobilità del 2004 ed oggi Piano regionale integrato Infrastrutture e Mobilità”.
(Priim) A livello comunitario, con la decisione del 16 novembre 2010 per il completamento della Linea 1 e di tutto il sistema tramviario, è stato approvato il contributo Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) nell’ambito dell’obiettivo “Competitività regionale e occupazione”. “Attraverso il programma comunitario – ha detto l’assessore - sono stati previsti 36,59 milioni di Euro”. Risultano invece “tutti liquidati”, i fondi assegnati nel 2005, pari a 31,2 milioni, per la realizzazione della Linea 1 e per il potenziamento delle attività di progettazione, attuazione dei cantieri e attività correlate.
“L’analisi della domanda per i servizi offerti dalla tramvia – ha continuato Ceccarelli – stima i valori annui dei viaggiatori in 39,422 milioni. Viene inoltre stimato in 14,250 milioni il numero di passeggeri sottratti all’uso dell’autovettura”. “L’utilizzo della Linea 1 – ha sottolineato – ha confermato e anzi superato tali previsioni”. Per quanto attiene lo stato di avanzamento dei lavori, la Linea 1 è stata “completamente realizzata ed è ormai in esercizio dal 14 febbraio 2010”.
Le linee 2 e 3.1 “registrano, ad oggi, un ritardo nei tempi di avvio e di realizzazione dei lavori”. Nel novembre 2011 è stato definito un “nuovo cronoprogramma” e a “maggio 2012 è stato sottoscritto un verbale intermedio di revisione della concessione”. “La Cassa Depositi e Prestiti – ha continuato Ceccarelli – ha approvato il finanziamento di 168 milioni alla società Tram di Firenze spa per la realizzazione del sistema integrato nei territorio dei Comuni di Firenze e Scandicci”.
“Purtroppo – ha comunque osservato – le problematiche societarie hanno più volte rinviato l’avvio effettivo di tutti i lavori proprio nella fase di partenza dei cantieri”. “La verifica con la Commissione europea per garantire la realizzazione di questa opera strategica attraverso l’utilizzo di fondi europei, si è risolta positivamente e il sistema potrà essere concluso entro marzo del 2019” ha assicurato Ceccarelli. I finanziamenti europei a favore della tramvia “fermo restando il rispetto delle condizioni previste dai regolamenti comunitari, non sono andati persi”. L’assessore ha inoltre informato che ad “integrazione della rete tramviaria, si prevedono altre due linee di collegamento verso Sesto Fiorentino e verso Campi Bisenzio, la cui realizzarne consentirà di ottimizzare i trasporti e di ridurre l’inquinamento atmosferico”.
“I percorsi e le ipotesi infrastrutturali attualmente previste hanno valore indicativo e dovranno essere sviluppati a seguito di specifico approfondimento con i Comuni interessati” ha concluso. Giovanni Donzelli (FdI) è intervenuto a seguito della comunicazione dell’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli sulla tramvia fiorentina in quanto firmatario, assieme agli altri componenti del gruppo Fratelli d’Italia Marina Staccioli e Paolo Marcheschi, di una delle interrogazioni sull’argomento.
Nell’interrogazione si chiedeva “se la Regione Toscana è in grado di non perdere i finanziamenti europei”, “su quali opere saranno dirottati questi fondi europei” e “con quali risorse sarà completata la rete tramviaria fiorentina”. Donzelli ha replicato che dall’intervento dell’assessore “non emerge niente di nuovo se non quello già asserito dal presidente Rossi sulla stampa: e cioè che i fondi europei non saranno persi”. “Sul resto – ha proseguito Donzelli – si naviga a vista e si dimostra un’incapacità della sinistra a governare il territorio.
Nel 2006 sono stati distribuiti volantini in alcune strade di Firenze dicendo che i lavori sarebbero iniziati dopo pochi giorni. I cittadini stanno ancora aspettando. Il sindaco Renzi ha stoppato tutto. Voi dite che è colpa delle società fallite, ma sono gli amministratori ad essere in ritardo. Siamo davanti a progetti fatti male, gestiti peggio e seguiti in maniera disastrosa”. Mauro Romanelli (Gruppo Misto) aveva invece presentato un’interrogazione in cui chiedeva alla Giunta, tra le altre cose, “quali azioni intende intraprendere nei confronti dell’Unione europea per una rimodulazione dei fondi previsti” e quali soluzioni sarebbero ipotizzate per le nuove linee e per una corretta gestione economica e logistica.
Ma Romanelli ha fatto presente “di non essere in grado di dichiararsi soddisfatto o insoddisfatto della risposta dell’assessore in quanto Ceccarelli non ha comunicato di aver intenzione di trattare la mia interrogazione e l’ha inserita a mia insaputa nella comunicazione”. Secondo Alberto Magnolfi (Ncd) “sarebbe stato più opportuno svolgere questa comunicazione in Palazzo Vecchio piuttosto che in palazzo Panciatichi, perché è evidente che la Regione ha un ruolo limitato nella vicenda”.
Per Ceccarelli, invece, “la comunicazione è arrivata puntuale dopo alcune richieste e ha affrontato il tema del prolungamento verso Bagno a Ripoli e verso Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, quindi fuori dai confini del Comune di Firenze”. “Abbiamo predisposto un percorso preciso per l’utilizzo dei finanziamenti – ha aggiunto l’assessore -. Certo siamo davanti a dei ritardi, tutti sanno quanto in Italia sia difficile gestire i lavori pubblici, ma la Regione ha svolto un forte ruolo per la conclusione delle opere e per evitare di perdere i fondi europei”.