La rimozione della Concordia ed il suo trasferimento a Piombino per lo smantellamento sono fattori determinanti per l'economia toscana. in primis c'è la tragedia che resta negli occhi di tutti e nel cuore di molti, successivamente c'è il danno all'immagine del territorio. La regione ha subito gravi disagi per l'accaduto e se Piombino non fosse pronto ad accogliere il relitto si tratterebbe di un danno difficilmente recuperabile. “Non sono più accettabili altri ritardi: questo ho detto oggi al Consiglio superiore lavori pubblici, presso cui mi sono attivata per l’ennesima volta, ricevendo rassicurazioni sull’invio delle autorizzazioni necessarie, sia in forma cartacea che via mail, per l’’avvio dei lavori di ampliamento del Porto di Piombino necessari all’accoglimento della Concordia”.
Lo rende noto Silvia Velo, vice presidente del Deputati del Pd, la quale aggiunge: “Voglio essere ottimista, come il presidente dell’Autorità portuale, Luciano Guerrieri, circa la possibilità di poter accogliere la nave a Piombino: è evidente che i tempi per l’approvazione del progetto sono stati troppi lunghi ma è chiaro al tempo stesso che si tratta di procedure estremamente complesse. L’impegno del governo, in particolare dei ministri Ambiente e dei Lavori pubblici, c’è stato ma è chiaro che ora è urgente un’indicazione precisa e chiara da parte della presidenza del Consiglio.
Si deve chiudere al più presto questa vicenda sapendo che il trasferimento del relitto della nave a Piombino fornisce garanzie sulla sicurezza ambientale e il miglior contesto industriale per lo svolgimento di tutte le operazioni grazie alle acciaierie”, conclude Velo.