L’azienda Seves ha ufficialmente aperto la procedura di mobilità che prevede la definitiva chiusura dello stabilimento di Firenze e rinunciando così alla qualità del made in italy. Rsu Seves Stabilimento Firenze: "I lavoratori respingono questa decisione e chiedono il ritiro della mobilità, anche perché inutilmente in anticipo rispetto alla scadenza della fine della cassa integrazione straordinaria dell’8 di giugno 2014. Da domani mattina i dipendenti Seves saranno in assemblea permanente e convocano per domani alle ore 12.00 una conferenza stampa di fronte ai cancelli dello stabilimento, (in via Reginaldo Giuliani 360, a Firenze) per lanciare le prossime iniziative di contrasto alla chiusura del mattone in vetro". Ferrucci e Boretti (Pd): “Massima attenzione dalla Regione, errore dell’azienda anticipare mobilità”.
“Quella di oggi è un’altra brutta pagina nella vicenda della Seves. L’azienda sbaglia a anticipare la procedura di mobilità invece di lavorare fino all’ultimo momento disponibile per scongiurare la chiusura: si tratta di una forzatura gratuita, essendo in anticipo rispetto alla scadenza naturale della cassa integrazione straordinaria, e impedisce di ragionare in maniera lucida e per quanto possibile serena sul futuro di una realtà fondamentale nel tessuto economico toscano e fiorentino.
Come abbiamo fatto presente in passato, anche ora ribadiamo la nostra vicinanza ai lavoratori, che giustamente da tanto tempo difendono in ogni modo la loro occupazione: la Regione ha finora posto la massima attenzione su questa situazione e continuerà a farlo, da parte nostra garantiamo di monitorare ogni evoluzione”. È il commento dei consiglieri regionali Pd Vanessa Boretti e Ivan Ferrucci, sull’apertura della procedura di mobilità da parte dell’azienda fiorentina Seves. Una lezione molto particolare su "La Firenze operaia e industriale" sarà tenuta dal Segretario Generale della Fiom fiorentina, venerdì prossimo, 31 gennaio alle ore 11,00 presso l'Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci. "Firenze è famosa nel mondo per le sue opere d'arte, per la sua bellezza, per essere stata la culla del Rinascimento.
Ma Firenze è anche città di lotte operaie che, negli anni, hanno difeso il tessuto industriale cittadino perciò Firenze è anche cultura operaia ed industriale." Questo è il messaggio che Daniele Calosi, intende mandare agli studenti di tre classi della scuola superiore. Lo farà assieme a Lorenzo Benvenuti della Flog (la Fondazione dei Lavoratori delle Officine Galileo), portando a scuola la Mostra Fotografica "Città, lotte diritti" della Fiom Cgil di Firenze, e raccontando ai ragazzi le vicende dei metalmeccanici dall'autunno caldo ad oggi, esaltando quelle che legandosi al territorio ne hanno condizionato assetti e stili di vita. Le mobilitazioni per la salute e la sicurezza sul lavoro della Fiat di Novoli, gli accordi firmati in Galileo, gli atti del Consiglio di Fabbrica del Nuovo Pignone, le vertenze Zanussi e le mobilitazioni per Targetti: un viaggio alla scoperta dei diritti conquistati dagli operai per la loro città e per i lavoratori che li seguono. "Sono orgoglioso di poter raccontare un pezzo importante di storia ai ragazzi della scuola dalla quale provengo.
Tra loro potrebbero esserci metalmeccanici di domani, per questo credo sia opportuno ribadire che un paese senza industria è un paese senza futuro e pertanto il nostro tessuto industriale, vivo grazie anche alle lotte e ai sacrifici dei lavoratori, deve essere difeso".