BORGO A MOZZANO (Lu) - Negli ultimi due anni la Toscana è stata colpita da sette eventi calamitosi, di natura sismica o alluvioniale, e ha subito danni per un miliardo e mezzo di euro. Cifre incomplete e purtroppo sempre in aggiornamento, alle quali vanno aggiunti i danni dell'alluvione che nei giorni scorsi ha flagellato di nuovo la nostra regione. Proprio questa mattina, dopo la visita in Alta Versilia di martedì scorso assieme al presidente Rossi, l'assessore alla Presidenza Vittorio Bugli si è recato nei comuni di Barga e Coreglia Antelminelli, fortemente colpiti dalle intense piogge del fine settimana.
Un sopralluogo utile a capire direttamente l'entità dei danni e per ribadire la vicinanza della Regione alle amministrazioni e alle popolazioni, ma soprattutto per garantire il massimo impegno diretto e sollecitare anche un intervento da parte del Governo. "Quelle che ho visto stamani sono le ennesime ferite inferte al nostro territorio", ha detto l'assessore durante una riunione svoltasi al termine della visita presso il centro di protezione civile di Pian di Mozzano, davanti a sindaci, tecnici, amministratori della Valle del Serchio, a cui hanno partecipato anche il Prefetto di Lucca Cagliostro e il presidente della Provincia Stefano Baccelli. "Negli ultimi due anni - ha aggiunto - la Toscana ha fronteggiato almeno sette emergenze di questo tipo.
E' evidente la fragilità del nostro territorio e, di fronte a questa, il bisogno di investire su prevenzione e salvaguardia. Come Regione abbiamo destinato 50 milioni di euro della finanziaria regionale proprio a questo obiettivo, e una significativa fetta dei finanziamenti europei della prossima programmazione 2014-2020 avranno tale finalità. Inoltre renderemo disponibile per le famiglie più colpite (e che abbiano un Isee al di sotto dei 36.000 euro) una forma di ristoro per le esigenze più immediate dell'ammontare massimo di 5.000 euro.
Occorre però, lo ribadisco, che anche dal governo centrale arrivino segnali concreti in questa direzione. Non possiamo fare tutto da soli. E non possiamo continuare ad affogare di patto di stabilità, è in gioco la vita delle persone". "Il Governo venga qua a vedere quanto è accaduto - ha proseguito -, ad incontrare gli amministratori e le popolazioni, a dare risposte per i nostri territori. Propongo di organizzare quanto prima, assieme ai comuni e alla Provincia, un'iniziativa pubblica in quest'area alla presenza del Governo, del prefetto Gabrielli, dei parlamentari.
Dobbiamo tenere alta l'attenzione sulla serie di eventi che è verificata in questi due anni e la cui gravità, a mio avviso, non è stata sufficientemente percepita a Roma". Bugli ha poi annunciato che la Giunta regionale delibererà l'anticipazione di una parte dei fondi per le somme urgenze, i 16,5 milioni che il Governo avrebbe già dovuto assicurare per gli eventi calamitosi dell'ottobre 2013. Inoltre, non appena i Comuni avranno presentato la documentazione con la stima dei danni, ovvero entro lunedì prossimo, sarà chiesta al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, dopo aver già deliberato quello regionale. I sopralluoghi che hanno preceduto l'incontro hanno riguardato due situazioni dove le piogge molto intense del fine settimana (400 millimetri medi in 12 ore) hanno prodotto danni notevoli.
A Piaggiagrande, frazione di Barga, l'assessore ha avuto modo di vedere l'enorme frana che ha travolto un'area di circa 4 ettari, facendo precipitare 50 metri più in basso un tratto della strada comunale del Renaio. Un evento che ha provocato il completo isolamento di tre famiglie e l'inagibilità di una abitazione il cui asse si è letteralmente inclinato a causa del movimento franoso. Da lì Bugli si è recato nel comune di Coreglia Antelminelli dove, lungo la strada provinciale di Tereglio, un vasto smottamento ha reso inutilizzabile la sede stradale lungo un ampio tornante; quasi 300 persone della frazione di Tereglio e delle aree limitrofe sono semi-isolate, costrette a muoversi con notevoli disagi per l'impossibilità di utilizzare questa arteria.