Si allontana lo sgombero dei banchi della piazza, perché sarà valutato un nuovo piano. E i commercianti hanno fatto rientrare la protesta. Doveva essere l'ultimo giorno dei banchi in piazza. Invece la trattativa si è riaperta. I commercianti si sposteranno per i lavori al manto, dopo aver chiuso il mercato per protesta contro Matteo Renzi e l'amministrazione di Palazzo Vecchio decisa a sfrattare 84 bancarelle entro il 24 di gennaio. Stamani le associazioni di categoria hanno presentato un nuovo progetto, che prevede lo spostamento di una intera fila di banchi da piazza San Lorenzo e la collocazione in piazza del Mercato: si tratta di oltre 40 attività.
Al contempo si garantirebbe la permanenza di altre 40 attività in piazza San Lorenzo, il che a sua volta permetterebbe comunque di far passare il trasporto pubblico e liberare l'intera basilica e le cappelle medicee. E a sorpresa, oggi pomeriggio il sindaco di Firenze ha accettato l'intesa con gli ambulanti dello storico mercato. "Non possiamo che esprimere soddisfazione per l'intesa trovata tra il sindaco e gli ambulanti del mercato, del resto come avevamo detto, quando il buonsenso prevale sul muro contro muro la politica può giocare ancora un ruolo importante".
Questo quanto dichiarato dal consigliere del NCD Emanuele Roselli. "Per fortuna la buona volontà degli ambulanti è andata oltre la posizione dell'assessore Biagiotti che nel pomeriggio è stata smentita dall'apertura di Renzi a valutare il progetto presentato stamani dagli operatori. Ci auguriamo che si possa percorrere una strada comune nell'interesse di entrambi le parti e quindi della città tutta" ha sottolineato Roselli. "La vicenda ha anche un risvolto politico non irrilevante.
E' evidente che le deleghe al commercio sono solo formalmente in mano all'assessore Biagiotti che in realtà ha dimostrato di non aver nessun potere decisionale proprio nella materia che dovrebbe essere di sua competenza. Il Sindaco ha infatti clamorosamente smentito la posizione dell'assessore che poche ore prima, aveva annunciato, davanti alla solita proposta di mediazione, che sarebbe andata avanti per lo sgombero definitivo dei banchi dalla piazza. Fassina si è dimesso per molto meno, dimostri, almeno in questo, lo spessore politico che fin qui ha dimostrato di non avere" ha concluso Roselli.