Ultimi passaggi amministrativi della variante urbanistica per la riqualificazione della Fortezza da Basso: chiusa la fase delle osservazioni, ieri la giunta ha approvato la delibera ed ora l’atto potrà velocemente tornare in consiglio comunale per il definitivo via libera. Si avvia così a conclusione il lungo e complesso iter amministrativo di un progetto che riqualificherà la Fortezza sia dal punto di vista monumentale che da quello fieristico e congressuale, e che si concluderà con la prossima approvazione del vero e proprio Piano di recupero.
“L’amministrazione con questa variante si è posta degli importanti obiettivi per la città e il suo territorio – spiega l’assessore Elisabetta Meucci - Primo, la conservazione del bene Fortezza da Basso e della sua unitarietà; secondo, il mantenimento delle sue funzioni economiche, rendendole compatibili con l’aspetto monumentale; terzo, la destinazione ad uso pubblico con finalità culturali; infine, la realizzazione di soluzioni tecniche innovative e sostenibili, di riqualificazione ed efficienza energetica così come raccomanda l’Unione Europea.
Questo piano che rappresenta un’occasione imperdibile, perché il lungo processo di deterioramento ha raggiunto il punto di non ritorno ed è necessario che finalmente la Fortezza torni ad essere una struttura unitaria, dove l’interno sia parte ed immagine dell’esterno”. Il progetto prevede la ricostituzione del sistema dei bastioni, la demolizione degli edifici che nel tempo hanno compromesso la struttura originaria, la realizzazione di nuovi padiglioni con tetto giardino, con l’aumento della superficie fieristica del 40%, il miglioramento degli accessi con collegamenti diretti con il parcheggio di viale Strozzi e la Stazione di S.Maria Novella. “E’ lo stesso Piano strutturale a confermare il ruolo consolidato di polo fieristico della Fortezza – spiega ancora l’assessore Meucci – stabilendone il potenziamento e la riqualificazione, riconoscendone (insieme al Palazzo dei Congressi e al Palazzo degli Affari) il ruolo di importante centralità urbana attorno alla Stazione di Santa Maria Novella; nonché quello di polo fieristico in grado di competere per qualità e unicità di localizzazione con gli altri poli fieristici nazionali e internazionali”.
La variante recepisce le indicazioni scaturite dalla Conferenza dei servizi sul progetto, in cui erano state definite le ultime modifiche da apportare al piano di recupero predisposto dal gruppo di lavoro dell’amministrazione. In particolare, su richiesta della Soprintendenza, al posto del nuovo padiglione completamente interrato previsto sotto il lago del giardino, è stato inserito un analogo edificio su due piani, di cui uno sotterraneo, da realizzare nella zona dove ha sede l’Opificio delle Pietre Dure. Il progetto naturalmente ha superato la procedura di Vas (valutazione ambientale strategica) che, come prevede la legge regionale, ha previsto la consultazione di tutti i soggetti competenti in materia ambientale: dalla Regione all’Arpat, dalla Provincia alla Soprintendenza, dalla Asl all’Autorità idrica.
Inoltre, il quadro generale in cui si inserisce il progetto di recupero prevede tra l’altro la riqualificazione di viale Filippo Strozzi nel tratto a sud-ovest dell’area, per consentire un accesso veicolare, ciclabile e pedonale più facile e sicuro; la valorizzazione sia del giardino della Fortezza, di grande valore storico, sia del verde pubblico lungo il perimetro dell’area. Come è noto, dal 2007 il complesso della Fortezza da Basso è passato alla proprietà del Demanio dello Stato a quella degli enti locali: Comune di Firenze, Provincia di Firenze e Regione Toscana.
Tutti gli spazi sono in concessione a Firenze Fiera, eccetto l’edificio che ospita l’Opificio delle Pietre Dure.