Ha sempre il viso da ragazzino, ma gli anni sono quasi cinquanta. Leonardo Pieraccioni è stato, per anni, il Peter Pan del cinema italiano: ha raccontato l’adolescente che è in tutti noi. Ma ha anche tanta esperienza da raccontare. Vent’anni di cinema, vissuti come attore, come sceneggiatore, regista e produttore. Nel suo ultimo film, “Un fantastico via vai”, Leonardo è un cinquantenne che si ritrova a vivere in una casa con degli studenti universitari ventenni. E condivide con loro ansie, speranze, entusiasmi, conquiste.
In qualche modo, sarà quello che accadrà con gli studenti del laboratorio cinematografico fiorentino: un “ragazzo” un po’ più esperto che si confronta con tanti ragazzi pieni di entusiasmo e di domande. Pieraccioni racconterà i suoi esordi, i cortometraggi girati a costo zero per le strade di Firenze con una videocamera amatoriale, insieme all’amico Domenico Costanzo. E potrà raccontare come è diventato regista di cinema quasi senza volerlo. Il film che aveva scritto si chiamava “Amici fuori corso”.
Il titolo definitivo fu poi “I laureati”, e un po’ per risparmiare, un po’ per scommettere sui giovani, gli venne proposto di dirigerlo. Una scommessa ampiamente vinta. Leonardo Pieraccioni potrà anche raccontare della “festa di compleanno” che sta organizzando per Francesco Nuti, il prossimo 11 maggio, insieme a Carlo Conti, Giorgio Panariello, Marco Masini e tanti altri colleghi di Nuti. “Vogliamo fargli un regalo unico, per fargli capire che nessuno si è dimenticato, tutti noi che artisticamente gli dobbiamo qualcosa”.