Polizia di Stato e Corpo Forestale dello Stato hanno restituito ai leggimi proprietari un bassorilievo in bronzo raffigurante la visita di Mussolini a Firenze del 17 maggio 1930 e del suo incontro con il principe Piero Ginori Conti, recuperato presso una fonderia di Calenzano. Il reperto storico era stato rubato agli eredi della famiglia Guicciardini, rimasti completamente ignari del furto avvenuto tempo addietro in una fattoria di Padule di Bagno a Ripoli. Lo scorso 7 novembre, nel corso di un’operazione congiunta tra Polizia, Forestale ed Arpat, mirata al contrasto dello smaltimento illecito dei rifiuti, erano stati sequestrati 250 chili di rame di dubbia provenienza, trovati all’interno di un’azienda di Calenzano.
Il proprietario era stato denunciato per ricettazione e reati in materia ambientali. Oltre all’ ”oro rosso” gli agenti recuperarono anche il bassorilievo, rotto in due pezzi durante il trasporto dopo il furto. Nei mesi scorsi gli uomini del Commissariato p.s. di Sesto Fiorentino, diretti dal Vice Questore Aggiunto Giuseppe Picariello, hanno effettuato delle accurate ricerche storiche, anche con la collaborazione del Polo Museale di Storia Moderna di Firenze, per risalire ai legittimi proprietari. Dopo aver individuato il periodo della visita di Mussolini in Toscana, estrapolando dal web le foto ufficiali dell’ epoca conservate dallo studio fotografico Alinari di Firenze, hanno trovato, raffigurato in un’immagine, proprio l’incontro riprodotto nel bassorilievo.
Questa mattina negli uffici del Commissariato di Sesto Fiorentino è avvenuta la restituzione ufficiale dell’oggetto ai legittimi proprietari.